Renzi chiede 'risposte concrete ai cittadini su vaccini, economia e scuola con i soldi del Mes'. 'Serve un nuovo accordo occorre programmare il futuro, non solo mettere toppe', dice la ministra Bellanova di Iv. Frena il segretario del Pd Zingaretti: 'Rimaniamo contrari a posizioni politiche che rischiano di destabilizzare la maggioranza. Serve un rilancio dell'azione di governo, in sintonia con tutti gli alleati'. Per i Cinque Stelle è irresponsabile parlare di crisi. Il nuovo documento del Tesoro sul Recovery atteso domani a Palazzo Chigi. Tra le modifiche, lo stop del Centro nazionale sulla cybersecurity, più investimenti e risorse alla sanità.
Ieri, il Partito Democratico dichiarava:Sono mesi che il Pd chiede apertamente e lavora per un rilancio dell’azione di governo, in sintonia con tutti gli alleati. L’obiettivo era ed è quello di un rafforzamento della maggioranza attorno al Presidente Conte e, come avevamo deciso insieme, il varo di un “patto di legislatura” per dare alla maggioranza una visione definita ed unitaria del cambiamento necessario all’Italia.La parola d’ordine è costruire, contribuire ad aprire una fase nuova insieme. Rimaniamo contrari a posizioni politiche che risultano incomprensibili ai cittadini e rischiano di aggravare il distacco tra società e istituzioni e che nel nome del rilancio rischiano di destabilizzare la maggioranza di governo.Nel periodo della pandemia e della campagna vaccinale, nel pieno della discussione del progetto di Recovery, devono prevalere l’innovazione ma insieme ad uno spirito unitario.Siamo convinti che affrontare con efficienza la pandemia , aprire una stagione di rinascita e investimenti per il lavoro e l’economia sia doveroso e possibile con un impegno collegiale e senza rotture all’interno della maggioranza che inevitabilmente ritarderebbero l’attuazione di politiche utili al Paese.Contribuiremo a questo sforzo e sosteniamo in tutte le sedi queste posizioni, convinti che al Paese vada evitata una crisi dagli sviluppi davvero imprevedibili.
La linea del Pd era già stata ampiamente annunciata dal segretario Zingaretti:"Rimaniamo contrari a posizioni politiche che rischiano di destabilizzare la maggioranza. Serve un rilancio dell'azione di governo, in sintonia con tutti gli alleati".
Anche i 5 Stelle non vogliono sentir parlare di crisi e per non alimentare tensioni, non hanno neppure risposto alle quotidiane provocazioni di Matteo Renzi.
Ma dal fronte di Italia Viva, nelle ultime ore, si è passati dagli ultimatum ai penultimatum come sembrano confermare le ultime dichiarazioni di alcuni suoi esponenti parlamentari:
Ivan Scalfarotto: "Siamo ben pronti a valutare delle svolte: purché siano reali e definitive, perché di tatticismi non se ne può più. Sul Mes, ad esempio, è ora di dire parole di verità. Dato che i soldi del Recovery arriveranno nel secondo semestre del 2021, quei 36 miliardi per la sanità sono irrinunciabili."
Marco Di Maio:«Non vogliamo la crisi di governo e non è una questione di rimpasto odi poltrone in più. Italia Viva ha già posti nel governo. Vogliamo risposte ai nostri quesiti. Abbiamo presentato un piano in 61 punti, molti condivisi anche da altre forze, come Pd. Non è cambiando un ministro che si sistemano le cose. Nei prossimi mesi si deciderà il futuro dell'Italia nei prossimi 5 o 10 anni. Finora Conte ha detto che aveva la squadra migliore. Noi non crediamo sia così. Vogliamo stare dentro la maggioranza, senza rinunciare alle nostre idee. Altrimenti siamo disposti a lasciare».
Secondo molti commentatori, la soluzione della crisi sarebbe in un rimpasto di Governo dove Renzi stesso potrebbe avere o dovrebbe avere un ruolo di primo piano.