"Dobbiamo andare avanti e insistere. Con la svolta di questi primi mesi mettiamo al centro il lavoro dignitoso e di qualità".

Così Elly Schlein  ha salutato il traguardo delle 300mila firme per la petizione lanciata a supporto del ddl per il salario minimo dalle opposizioni in Parlamento (renziani esclusi) che,  se approvata rafforzerebbe la contrattazione collettiva e, secondo l'Istat, e farebbe aumentare di 804 euro in media le retribuzioni di 3,6 milioni di lavoratrici e lavoratori.

Il salario minimo legale esiste già in 22 Paesi europei su 27, dove ha contribuito a far aumentare gli stipendi di chi veniva pagato di meno. La nostra Costituzione, all'art. 36, parla chiaro:

"Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa".

"Propaganda ingannevole. Firme false. Truffa ai cittadini. Sono solo queste alcune delle motivazioni che la destra sta portando avanti contro il salario minimo", informa il dem Arturo Scotto. "Comprensibile, visto che nel merito sono in difficoltà. Hanno finto di aprire un tavolo, si sono aggrappati al Cnel, ma non rispondono a una domanda: se ritengono accettabile lavorare sotto i 9 euro lordi l’ora.

Non se la caveranno con gli insulti. Devono ascoltare quei trecentomila - ma saranno molti di più nelle prossime settimane - che in cinque giorni hanno firmato la nostra petizione. E devono avere rispetto. Firmare una petizione è un gesto di impegno. Non è una foto su Instangram".

Sostenere la petizione è semplice e veloce: basta collegarsi al sito www.salariominimosubito.it e seguire le istruzioni.