«Usiamo questa fase costituente per confrontarci sui contenuti e sulla visione del futuro che deve portare avanti il nuovo Pd. Non siamo qui per fare una partita da resa dei conti, siamo qui per fare qualcosa di molto più difficile: fare il nuovo Pd, tenere insieme questa comunità, tenere insieme il suo pluralismo che è fondamentale perché è l’unico partito non personale in Italia».
Questo uno dei passaggi del discorso in cui Elly Schlein, nell'evento odierno Parte da Noi!, organizzato al Monk di Roma, ha annunciato di candidarsi alla guida della segreteria del Partito Democratico:
«Io voglio diventare la segretaria del nuovo Partito democratico».
Eletta con il Pd alle ultime politiche, come candidata esterna, la Schlein ha detto che nei prossimi giorni si iscriverà nuovamente al partito, anche se il regolamento adesso apre le primarie dem anche ai non iscritti.
«Da oggi - ha detto - la cattiva notizia per voi e per chi ci ascolta in streaming è che siete tutti coinvolti. Se lo facciamo insieme io ci sono, non mi tiro indietro. Costruiamo insieme questa candidatura e questo progetto per dimostrare che io posso diventare la segretaria del nuovo Partito democratico».
Questi i motivi che l'hanno spinta a candidarsi:
«In queste settimane me l’avete proposto in tante e in tanti. C’è una voglia condivisa di ricostruire comunità, è un valore aggiunto che vogliamo portare a prescindere dall’esito del congresso. In questi anni di impegno il mio obiettivo è sembrato tanto coerente da sembrare monotono: costruire un campo ecologista, progressista e femminista che ci facesse sentire tutti e tutte a casa e ci facesse riappassionare alla politica. Questa cosa non si può fare senza la comunità democratica».
Alla fine del suo intervento, la Schlein ha pure reso omaggio agli altri sfidanti, già ufficialmente candidatisi a ricoprire il ruolo di segretario Pd al posto di Letta:
«Vorrei che faceste un grande applauso a Paola De Micheli, Matteo Ricci e ovviamente Stefano Bonaccini. Sono tutte persone che stimo e sono sicura che sarà una bella sfida».
La vera novità della candidatura della Schlein? Che, incredibilmente, si rivolga ai possibili sostenitori definendoli «compagne» e «compagni»! Che il Pd, grazie a lei, possa finalmente diventare un vero partito di sinistra?