Si può visitare fino a sabato 3 maggio 2025 a Viareggio, a Villa Paolina, la mostra di Giuseppe Lippi “Quando il nero diventa colore”.

Il critico Lodovico Gierut racconta così la mostra:
“In occasione di questa mostra che attendevo da tempo, anche se non è una ampia retrospettiva, dedicata a Giuseppe Lippi – viareggino, classe 1948 – in cui paradossalmente il nero diventa colore, voglio sottolineare subito che alcuni che credevano di conoscere molto bene il suo percorso, si stupiranno.

Sì, si stupiranno favorevolmente nel vedere, di questo pittore scomparso nel 2021, una sceltissima sintesi del cammino creativo che, affrontando tematiche locali (non mi riferisco a tale termine usato da taluni in modo restrittivo), è andato ben oltre poi ritornandovi. Si è dedicato anche alle maschere e ai segni carnevaleschi, alle darsene o al paesaggio versiliese visto dalla costa alle Apuane, ed è poi ripartito per altri profondi e personali lidi di ricerca.

Giuseppe Lippi, con l’esposizione arricchita da varie documentazioni legate ad una impegnata carriera espositiva anche sul piano culturale, e firmate nel tempo da storici e critici d'arte, poeti e scrittori, galleristi e colleghi e altri, si presenta così, con dipinti su tela e su carta espressi con la modulazione di quel “nero/colore” che l’ha periodicamente caratterizzato in esplosioni, tracciato a spatola e a pennello, con ferite e ombre d’astratto in cui appaiono ogni tanto echi figurali (mi vengono in mente, a tal proposito, due serie legate e pubblicate in cataloghi già noti a livello nazionale su Giacomo Puccini e Michelangelo Buonarroti).

Non mancano, nell’insieme, opere a collage, alcune poste in certi suoi 'quaderni', o finanche brulicanti di pienezza grafico/cromatica su riviste che trattano l’ambiente, la storia e gli accadimenti, in un tutto che è diventato volta dopo volta lettura e riflessione sul contemporaneo.

Lippi, uomo di grande cultura, non ha copiato ma ha sentito l’attualità e anche il trascorso, proponendo ogni cosa con l’autorevolezza di un respiro, di una visione senza muri o steccati, dando voce al proprio "Io" comprendendo anche la sensibilità di altri suoi colleghi.

In lui si trovano pagine di tormento e di felicità, di pensieri, di risposta a propri interrogativi fermate con un vero e proprio “diario ad immagini” che sarà apprezzato da chi ama l’arte con la “A” maiuscola fatta della verità, dell'intensità che l’ha caratterizzato sino all’ultima ora.

Biografia

Giuseppe Lippi nasce il 22 settembre 1948 a Viareggio, dove muore il 28 settembre 2021.
Dopo aver frequentato la facoltà di Architettura a Firenze, nel 1975 inizia l’attività artistica – pittorica e scultorea – partecipando a rassegne in Italia e all’estero.
Molte le personali, tra le quali ricordiamo simbolicamente solo quella tenuta nel Chiostro di Sant’Agostino a Pietrasanta (1993), nel Convento di San Domenico a Pistoia (2000), alla Circoscrizione 4 Viareggio Nuova, Viareggio (2002), alla Fondazione di Cà la Ghironda, Area museale di Ponte Ronca, Bologna (2002), alla Galleria Mercurio arte contemporanea di Viareggio (2003), alla Galleria Pisanello di Pisa (2006) e postuma, la retrospettiva al Caffè Così Com’è di Viareggio (2022) per la cura di Lodovico Gierut.
Tra le innumerevoli collettive, per citarne alcune: “Artisti Versiliesi dal 900 ad oggi”, Massarosa; “Figurazioni e Trasgressioni” e “Paesaggi del Non Luogo”, Volterra; “Pittura come testimonianza di vita”, Caffè storico letterario Giubbe Rosse, Firenze; “Presenze Artistiche ad Azzano”, Azzano di Seravezza; “Segni del dolore. La dimensione sacra della sofferenza”, Camaiore; “Astrattismo a Viareggio dal dopoguerra ad oggi nel panorama dell’arte italiana” e “Lo Studio e l’Opera”, Viareggio; “ARNo. Arte per la Ricerca”, Forte dei Marmi-Viareggio; “Pietrasanta e Cefalù. Gemellaggio d’Arte”, Pietrasanta; “Arte al plurale, dal Figurativo all’Astratto”, Sillico di Pieve Fosciana. Particolarmente interessante la partecipazione a quelle dedicate alle cave delle Alpi Apuane e all’interpretazione delle opere di Michelangelo Buonarroti, Leonardo da Vinci, e Giacomo Puccini.
Ha ottenuto riconoscimenti a Venezia, Ravenna, Avellino, Arona, Massarosa, Livorno, Fucecchio, Pietrasanta, Ponte Ronca, Pistoia.
Dal 2020 alcune sue opere sono state utilizzate come scenografie dalla Compagnia de’ I TrovaTTori.

Quando il nero diventa colore
di Giuseppe Lippi
fino a sabato 3 maggio 2025
Viareggio, Villa Paolina, via Machiavelli n.2
Orari di apertura: da mercoledì a sabato 15:30-19:30;
domenica 9:30-13:30 e 15:30-19:30;
lunedì e martedì chiuso