Terminate le amministrative, adesso inizia il giochino di chi ha vinto e di chi ha perso, non solo da parte delle forze politiche, ma anche da parte della stampa che in Italia commenta sempre in base a simpatie e antipatie politiche e personali, non certo per fare informazione.

Come sia possibile che delle amministrative diano delle indicazioni di voto certe per le politiche non è ben chiaro, visto che i partiti si nascondono dietro candidati che professano indipendenza e liste civiche. Ma le indicazioni di voto sembrano essere un elemento significativo per intestarsi la vittoria in questo appuntamento, anche e soprattutto in base ai candidati sindaco eletti al primo turno... nelle città più importanti.

Per questo, poiché Palermo, Genova e L'Aquila sono andate al centrodestra al primo turno il centrodestra sarebbe da giudicarsi vincitore di diritto di queste amministrative. Lo spoglio è iniziato alle 14 e i dati definitivi li sapremo forse domani... ma prima di capire come siano andate queste elezioni sarebbe stato meglio attendere qualche altra ora in più , senza poi dimenticare il dato dell'affluenza, non certo esaltante, che ha superato di poco il 60%, con punte negative dove non si è neppure arrivati al 50% di presenze... come a Genova!

Comunque, già fin d'ora alcune valutazioni, sebbene non definitive, sono possibili. Più o meno ovunque, da nord a sud, dove FdI di Giorgia Meloni surclassa la Lega di Salvini. Nonostante ciò il senatore definisce il suo partito collante del centrodestra, dichiarando il contributo della Lega determinante. Il successo della Lega di Salvini alle amministrative è molto simile a quello ottenuto dai Sì nel referendum sulla Giustizia che non hanno raggiunto il quorum.

La sua "alleata", Giorgia Meloni, con qualche pezza d'appoggio in più, dichiara che "Fratelli d'Italia esce vittoriosa e a testa alta da queste amministrative. Il lavoro sul territorio e per i cittadini, la coerenza e la serietà vengono ripagati. Come sempre, non deluderemo i tanti italiani che hanno scelto di riporre in noi le loro speranze".

Ma anche Enrico Letta è soddisfatto di come è andato il voto alle amministrative, perché "oggi il Partito Democratico è il primo partito italiano. Il centrosinistra vince quando è unito con candidature credibili e alleanze forti. Contro le destre siamo l'alternativa progressista, democratica, europeista", ha commentato.

Comunque, in molte località del nord, si andrà al ballottaggio, con risultati anche in alcuni casi sorprendenti, come a Verona dove l'ex calciatore Tommasi (appoggiato dal centrosinistra) se la vedrà contro il sindaco uscente (appoggiato dal centrodestra).

Insoddisfatto del risultato, queste le sue parole, il presidente dei 5 Stelle, Giuseppe Conte, che però si consola con il fatto che alle amministrative, da sempre, i grillini raccattano solo briciole. Ma è proprio così?

I 5s non si sono presentati  in città capoluogo come Parma e Verona. In Sicilia, hanno presentato la lista in coalizione con il Pd solo in 3 Comuni su 120 (Palermo, Messina e Scordia in provincia di Catania) e a Palermo il M5s sarebbe fermo al 7,3%. In altre città lo troviamo al 2% come a Catanzaro, all'1% a L'Aquila, al 4,5% a Genova dove cinque anni fa aveva superato il 18%.

Per chiudere un po' di sano divertimento con il commento sulle amministrative di Matteo Renzi:

"Amministrative. Sono contento dei risultati di Italia Viva. Siamo decisivi nell’elezione al primo turno di tanti sindaci, da Bucci a Genova fino a Giordani a Padova. Dove non andiamo al ballottaggio facciamo risultati splendidi a cominciare da Cosimo Ferri a Carrara (17%). La generosità di Ferri gli sta facendo fare un risultato strepitoso.Bene anche i candidati che sosteniamo con scelte civiche, da Flavio Tosi che a Verona fa il 25%, fino a storie meno conosciute ma presenti in tutta Italia da Guidonia a Chiavari. Queste elezioni segnano al primo turno una vittoria sostanziale del centrodestra (da Palermo, dove la sinistra doveva aprirsi anche al centro, anziché rinchiudersi nell’asse coi grillini, fino all’Aquila), ma dipingono soprattutto un quadro nel quale il grillismo è finito, con le liste di Conte che fanno il 5% a Genova, il 4% a Taranto oppure l’1% a Padova.Se fossi ancora un dirigente del PD, mi porrei il tema di fare un’alleanza col centro riformista (che fa buoni risultati sia coi nostri candidati che con quelli di PiùEuropa/Azione) anziché coi grillini. Staremo a vedere. Comunque, intanto complimenti ai tanti iscritti a Italia Viva che hanno vinto la sfida nel proprio comune dal Piemonte alla Basilicata, dalla Toscana fino alla Campania e alla Sicilia. E complimenti ai tantissimi che in queste ore stanno avendo la gioia personale di essere eletti in consiglio comunale. Più ci buttano giù nei sondaggi, più cresciamo tra gli eletti. Con queste elezioni Italia Viva sorpassa i Cinque Stelle come numero di sindaci eletti (ormai un centinaio), ma soprattutto pone le basi per sorpassare i cinque Stelle come voti alle prossime politiche. Lasciamo loro i sondaggi, teniamoci le elezioni vere".

Il segretario del partito del nulla, che prima del voto ha girato l'Italia per vendere il suo libro mentre altri giravano l'Italia per fare comizi per i loro candidati, adesso si dichiara decisivo in queste elezioni, intestandosi un centinaio di sindaci e la vittoria al primo turno di Bucci a Genova, oltre a suggerire al partito che lui ha lasciato in braghe di tela, il Pd, con chi dovrebbe o non dovrebbe allearsi. Renzi, come politico è ridicolo ma fa arrabbiare, come comico, invece, è ugualmente ridicolo, ma almeno fa scompisciare dal ridere.