Questa notte assisteremo a una sorta di "resa dei conti" tra i gusti della critica americana e quelli della Hollywood Foreign Press Association (HFPA), l'associazione della stampa estera a Hollywood che assegna i Golden Globe. Questa "sfida" è interessante perché i membri dell'HFPA spesso mostrano preferenze diverse rispetto ai critici americani, il che rende i Golden Globe un evento imprevedibile e capace di ribaltare le previsioni.

Kieran Culkin con A Real Pain sembra avere la vittoria quasi assicurata come miglior attore non protagonista, mentre la categoria della miglior attrice non protagonista è molto più incerta, con una forte competizione tra Zoe Saldana per Emilia Perez e Ariana Grande per Wicked.

La categoria del miglior attore in un film comedy/musical è particolarmente combattuta, con Jesse Eisenberg per A Real Pain che al momento sembra avere un leggero vantaggio; una vittoria di Hugh Grant per Heretic lo proietterebbe con forza nella corsa agli Oscar. Per la controparte femminile, Mikey Madison con Anora è la favorita, ma Demi Moore per The Substance e Cynthia Erivo per Wicked rimangono contendenti valide.

Per quanto riguarda le categorie drammatiche, Timothée Chalamet con A Complete Unknown sta guadagnando popolarità e potrebbe superare Adrien Brody con The Brutalist come miglior attore. Angelina Jolie con Maria, nonostante alcune assenze nei premi della critica, rimane la favorita come miglior attrice, ma Fernanda Torres con I'm Still Here è una valida alternativa.