Il premier Johnson, mercoledì sera a Wembley, si comportava come un pazzo (normale per lui) mentre a Wembley seguiva l'andamento della partita tra Inghilterra e Danimarca. Con in dosso una maglietta della nazionale inglese sopra la camicia, maniche tirate in su e capelli ancor più scarmigliati di sempre, il tifoso Johnson, scalmanato tra gli scalmanati, gioiva per la nuova finale raggiunta in un torneo dalla sua nazionale... dopo ben 60 anni da quella del mondiale!
Visti i risultati alquanti grami ottenuti finora dagli inglesi, tanto entusiasmo è più che giustificato. Resta però un dubbio a fargli da contorno.
Ma la Gran Bretagna non è invasa da una variante del coronavirus contagiosissima che in breve tempo sta portando il numero di nuovi casi Covid allivello di quelli registrati lo scorso inverno? Sì, ma nessuno sembra preoccuparsene, perché finora le ospedalizzazioni sono basse, anche se in crescita, così come il numero di decessi.
E allora... comportiamoci come se la pandemia fosse un ricordo. Ecco come nel resto dell'Inghilterra i tifosi hanno seguito l'esempio di quelli di Wembley esultando per il risultato finale...
The absolute scenes at @BoxparkCroydon as England reached a first major final since 1966... 😍🏴 pic.twitter.com/Ie7IlKB6cZ
— SPORTbible (@sportbible) July 8, 2021
per poi festeggiare in strada...
England fans savoured rare footballing success by celebrating in Piccadilly Circus in central London.
— Sky News (@SkyNews) July 8, 2021
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La signora Covid ha ringraziato sentitamente. Quello che la pazzia collettiva causata dall'avvenimento sembra aver fatto dimenticare alle persone e alle autorità, che dovrebbero in teoria avere qualche grano di sale in più nella zucca, è che l'alto numero di contagi (oltretutto in crescita), che ormai interessa tutta la Gran Bretagna, aumenta a dismisura anche la possibilità di nuove mutazioni del coronavirus e, di conseguenza, anche la possibilità che il virus diventi ancor più contagioso di quanto non sia adesso. Non solo... mutando può anche finire per diventare ancor più resistente agli attuali vaccini, che potrebbero anche risultare inefficaci. Quelli ad mRNA possono essere a loro volta modificati per contrastare la nuova variante... ma con che tempi? Senza contare che poi andrebbero comunque somministrati.
Va bene l'entusiasmo... ma non viviamo in tempi normali e non è possibile dimenticarselo, come adesso si sta facendo.