La filiale tedesca del gruppo farmaceutico Russo r-Pharm, secondo quanto comunicato in una nota dall'agenzia Ema, ha presentato la domanda per avviare l'autorizzazione all'utilizzo in emergenza del vaccino Sputnik V.

Ema sottolinea che "la decisione di avviare la revisione in tempo reale,  si basa sui risultati di studi di laboratorio e studi clinici sugli adulti. La revisione continuerà fino a quando non saranno disponibili prove sufficienti per la domanda formale di autorizzazione all'immissione in commercio".


L'Ema non conosce i tempi per tutta la revisione ed eventuale autorizzazione, ma  "dovrebbe richiedere meno tempo del normale per valutare un'eventuale domanda a causa del lavoro svolto durante la revisione progressiva".
L'Ente comunicherà ulteriormente quando sarà stata presentata la domanda di autorizzazione all'immissione in commercio per il vaccino.

Come dichiarato dal capo del fondo Russo per gli investimenti Kirill Dmitriev:

"Dopo l'approvazione da parte dell'Ema" del vaccino Sputnik V contro il Covid, "saremo pronti a fornire vaccini per 50 milioni di europei a partire da giugno 2021" 

 In Russia però  solo il 2,7% dei 146 milioni di cittadini è stato vaccinato, nonostante il siero sia stato registrato nel paese ad agosto 2020. 

Sputnik è il primo vaccino  nel mondo ad essere stato registrato e ogni giorno sta conquistando Paesi nuovi. L’ultimo degli attuali 39 Stati ad avere dato il via libera è la Slovacchia che, dopo l’Ungheria, ha optato per l’acquisto del siero russo senza aspettare l’ok dell’Ema, l’Agenzia europea del farmaco.