“VENTU DI MARI E SCIAVURU DI MUNTAGNA” IL TITOLO DEL CONVIVIO. SOFIA LA VECCHIA NOMINATA PRESIDENTE DEL NUOVO CORSO.

L’Accademia Enogastronomica “HIC!”, dopo la pausa dovuta dalla pandemia, è tornata a riunirsi, il 21 agosto 2022, celebrando il XXIII Convivio. “Sono passati 21 anni dal primo convivio –afferma il Magister Cerimoniae prof. Calogero La Vecchia- e la nostra azione di promozione e incoraggiamento per le aziende dell’agroalimentare che lavorano con serietà, non conosce ostacoli”.

Il XXIII Convivio è stato celebrato in contrada Sant’Anna a Canicattì ed ha avuto come titolo “Ventu di mari e sciavuru di Muntagna”. Nel sottotitolo viene esplicitata l’anima del Convivio: “Viaggio sensoriale dall’assolata isola dell’isola al fuoco della Montagna: da Pantelleria all’Etna passando per una Sicilia generosa e calda come lava…”

All’inizio del Convivio c’è stato il passaggio di consegne tra il dott. Diego Cannizzo, che ha portato il titolo per tre anni, alla ricercatrice canicattinese Dott.ssa Sofia La Vecchia che avrà il compito di traghettare l’Accademia al prossimo Convivio. Sofia La Vecchia ha subito accettato l’incarico ed ha dichiarato di volere celebrare tra qualche mese un Convivio tematico interessante.

Il Magister Cerimoniae ha quindi condotto i presenti in un percorso sensoriale che si è snodato in sei tappe illustrate di seguito.

La prima tappa ha proposto l’armonioso vino Leukos della pregevole cantina Minardi di Pantelleria caratterizzato da sentori di zagara, pesca, datteri e mandorle abbinato ad una caciotta fresca della tenuta Margitello di Comiso.

La seconda tappa ha proposto un felice abbinamento tra l’Etna bianco (DOC Superiore) Barone di Villagrande di Milo e il cacio “Rosso sicano” di pecora del caseificio “Li Chiani” di Cammarata. L’eleganza tenue e floreale del vino, prodotto con carricante per il 90%, si è ben amalgamata con la dolcezza “moderna” del “Rosso Li Chiani”.

La terza tappa è approdata ad un vino piacevolmente sconvolgente… Il Salipetri delll’azienda “Armosa” di Scicli è il vino che non ti aspetti. Prodotto con uve Moscato Bianco viene vinificato in maniera anticonvenzionale con il risultato di un vino che porta con se i sentori di un moscato di lignaggio ma con una freschezza davvero eccezionale. L’abbinamento con il Piacentinu del caseificio “Li Chiani” (che raccoglie il latte anche nell’ennese) è davvero una chicca da non perdere.

La quarta tappa ha proposto l’Etna Rosso della bella Azienda Barone di Villagrande a Milo con una caciotta semi stagionata della tenuta Margitello. L’azienda Barone di Villagrande svolge un lavoro corale che unisce l’uomo, la pianta, l’azienda e territorio. Il tutto fatto all’ombra del Vulcano che dona ai suoi prodotti una caratteristica unica. L’Etna rosso è infatti un vino unico. Le note di sottobosco viaggiano in armonia con il lieve profumo erbaceo e con quel profumo etereo proprio di effluvi di lava.

La quinta tappa ha unito il meraviglioso Moscato di Pantelleria della Cantina Minardi con un primosale “Li Chiani” cosparso da qualche goccia di miele di sulla etneo della giovane azienda “Beedda”.Il moscato Minardi è insuperabile per eleganza e piacevolezza. Si sente l'uva con il suo profumo inconfondibile e il finale di mandorla che unita ad un importante primosale “Li Chiani” impreziosito dal delicato miele di sulla della Beedda che con passione produce dell’ottimo miele alle pendici del vulcano.

La sesta tappa ha unito tre veterani della gastronomia isolana: il passito e lo stagionato. Fu subito… matrimonio d’amore sotto una pioggerellina dorata di miele di limone. Il passito Karuscia della Minardi di Pantelleria è un concentrato di dolci sentori e sapori del mediterraneo. Dentro ogni piccolo sorso c’è la storia della nostra isola, il vento dei profumi e l’abbraccio caldo di un corpo che sembra non volere lasciarci. Frutta secca, fichi, uva passa e sentori di cannella, carruba e mandorla. In bocca con il sublime stagionato “Li Chiani” si trovano da soli e la dolcezza viene unita con il dono del miele di limone della storica azienda Di Prima di Zafferana Etnea.

La settima tappa conclude il percorso con “Hemisphaerica” gin siciliano. Prodotto direttamente dalla “Nysura distillery” di Nissoria “Hemisphaerica” nasce proprio dal ginepro dell’Etna che viene raccolto dalle mani dall’appassionato Dario Rinaldi che sceglie anche alcune erbe particolari che fanno venire fuori un gin legato a doppia mandata con la Sicilia. Ci puoi fare tutti i cocktails che vuoi ma il consiglio è quello di chiudere gli occhi e farsi trasportare nella Montagna.

Alla fine del Convivio tutti i soci hanno dato mandato al Magister Cerimoniae e al Presidente di inviare alle seguenti aziende l’apprezzamento unanime di tutta l’Accademia “HIC!”.


Aziende segnalate dal XXIII Convivio dell’Accademia Enogastronomica “HIC!”:

  • Cantina Minardi – Pantelleria (www.viniminardi.it) 
  • Azienda Barone di Villagrande – Milo (CT) (www.villagrande.it)  
  • Azienda Agricola Armosa – Scicli (RG) (www.armosa.it) 
  • Nysura Distilery – Nissoria (EN) (www.nysuradistillery.com) 
  • Caseificio “Li Chiani” – Cammarata (AG) (www.facebook.com/Caseificio-Li-Chiani-102034208295133) 
  • Tenuta Margitello – Comiso (RG) (www.tenutamargitello.com)
  • Apicoltura “Beedda” – Zafferana Etnea (CT) (beedda.net) 
  • Apicoltura “Dolce Parco” di Di Prima – Zafferana Etnea (CT) (apicolturadolceparco.business.site)