Angelo Reccagni  è un artista lodigiano che si occupa di Land  Art e di Installazioni.

Con le sue opere,  che trattano sempre tematiche di tipo ambientale ed ecologico, ha raggiunto spazi espositivi  importanti quali: il Bosco d'Arte Stenico della Provincia di Trento, la Gallery Sweet Gallery di Mariano Comense, gli spazi espositivi di Naturarte (percorsi artistici nel lodigiano), il Parco della Villa  “La Braila” di Lodi , le aree antistanti la Basilica dei XII Apostoli di Lodi vecchio e la Cattedrale Vegetale di Oltre il Colle ecc. ecc. 

L’artista, nel periodo di  “lockdown”, si è occupato del progetto e della realizzazione di una graphic  novel, un’attività grafica , sino ad ora a lui sconosciuta.

L’artista ha così motivato questa sua decisione

.... se un giorno vi dovesse capitare, viaggiando fra le Alpi e le Prealpi bergamasche, di  attraversare il Passo della Presolana , un valico alpino che divide la Val Seriana dalla Val di Scalve , vi imbattereste in quello che è rimasto, di un glorioso e storico albergo dei primi decenni del novecento.Un’edificio dall’avvincente architettura,  che coniuga una certa linearità razionalista , con alcuni elementi decorativi vagamente liberty.La visione di questo albergo, non lascia i turisti indifferenti.L’opera trasuda di storia e ci rimanda a un’epoca ormai lontana, cioè, a quell’epoca in cui la borghesia milanese,  occupava tutte le sue camere per godersi la frescura estiva e gli sport invernali, in un tripudio di feste, danze e cenoni.

Questo albergo, di cui parla l’artista Reccagni , è veramente molto interessante, innanzitutto, perché è opera di un architetto che risponde al nome di Alziro Bergonzo, un architetto che ha frequentato colleghi come l’Albini e il Portaluppi e che annovera nel suo curriculum, progetti quali: il Lido di Venezia, il teatro Manzoni di Milano , la Villa Trussardi di Bergamo, la Chiesa dei Paolotti di Rimini ecc.  

Poi, perché purtroppo, è stato , in un certo senso “teatro”, di una brutta pagina di storia del primo dopoguerra , una tragedia che viene ricordata come “l’Eccidio di Rovetta”.

Infine, perché nel suo attuale stato di fatto e cioè:  in abbandono , con le sue camere un tempo vive e vissute ed ora silenziose, con i suoi enormi spazi vuoti , rende inevitabile il collegamento con un altro importante albergo vuoto e silenzioso, l’Overlook Hotel.

Quindi, l’albergo vuoto e abbandonato, la tragedia che le sue mura hanno vissuto, la montagna ed i suoi silenzi, sono gli “ingredienti” della graphic novel di Angelo Reccagni.

Interessante anche l’aspetto grafico del fumetto, il racconto iconico, si snoda attraverso un disegno per alcuni aspetti un po’ semplice rispetto agli standard grafici del settore.

Comunque, anche se in modo semplice, rivela una certa ricerca nelle inquadrature e nelle prospettive, inoltre i personaggi risultano essere, nel complesso, plastici ed espressivi.

In merito all’aspetto grafico del suo lavoro, Reccagni si è così espresso:

Indubbiamente, non essendomi mai occupato di fumetto e relative tecniche, il disegno contiene delle “ingenuità”, ingenuità grafiche che a mio avviso, per certi aspetti, possono paradossalmente diventare, un valore aggiunto rispetto a certi fumetti editi dai colossi editoriali del settore.In quanto, a mio parere, certi  fumetti, seppur realizzati con una grafica eccezionale e virtuosa, presentano però una sistematica ripetitività, rasentando a volte la stereotipia.

La pubblicazione della Graphic Novel “L’albergo di Sally” è prevista per la fine del prossimo mese di Novembre e per ora è prevista in digitale e autoprodotta ma non si esclude la possibilità di incontrare qualche casa editrice.

 Licia Lucidi