Con una certa naturalezza, come se nulla fosse, venerdì la Juventus la comunicato che il dimissionario Consiglio di Amministrazione,

"riunitosi sotto la Presidenza di Andrea Agnelli, ha approvato un nuovo progetto di bilancio d'esercizio per l'esercizio chiuso al 30 giugno 2022 che sarà sottoposto all'approvazione dell'Assemblea degli Azionisti, prevista il 27 dicembre 2022, in unica convocazione, presso l'Allianz Stadium nonché un nuovo bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 30 giugno 2022".

Il risultato? Al 30 giugno 2022, la società registra una perdita di 239,3 milioni di euro (era di 226,8 milioni quella di un anno fa), a fronte di un patrimonio di 164,7 milioni e di un indebitamento di 153 milioni, comunque ridotto di 236,2 milioni rispetto ai 389,2 registrati al 30 giugno 2021.

Il perché, ufficiale, del nuovo progetto di bilancio? Il CdA lo spiega così:

"La riapprovazione del progetto di bilancio e del bilancio consolidato al 30 giugno 2022 fa seguito alle analisi e valutazioni compiute dal Consiglio di Amministrazione del 28 novembre scorso, acquisiti nuovi pareri aggiornati resi alla luce dell’esame della documentazione rilevante relativa all’indagine della Procura, con riferimento alle c.d. “manovre stipendi” realizzate negli esercizi 2019/2020 e 2020/2021. In particolare, rilevato che si tratta di profili complessi relativi ad elementi di valutazione suscettibili di differenti interpretazioni circa il trattamento contabile applicabile, il Consiglio di Amministrazione ha attentamente considerato i possibili trattamenti alternativi. All’esito di tali complessive analisi e valutazioni, sebbene il trattamento contabile adottato rientri tra quelli consentiti dagli applicabili principi contabili, la Società, in via di adozione di una prospettiva di accentuata prudenza, ha ritenuto di rivedere alcune stime e assunzioni che comportano rettifiche delle stime di oneri di competenza a fine giugno 2020, fine giugno 2021 e fine giugno 2022". 

Il problema per la Juventus, però, è che dalle carte della Procura, rese pubbliche dopo la chiusura delle indagini e la richiesta di rinvio a giudizio, stanno emergendo fatti e circostanze che gettano più di un'ombra sulla correttezza dell'operato dei principali dirigenti bianconeri... da una contabilità in nero alle intercettazioni che potrebbero allargare l'inchiesta - almeno dal punto di vista sportivo - ad altre società di Serie A.

Certo, lanciare accuse e anticipare sentenze sulle novità relative all'inchiesta della Procura di Torino è sbagliato. Quanto traspare, però, lascia alquanto perplessi... anche sulla correttezza dei campionati passati e di quello attualmente in corso.

Per dare credibilità almeno alla stagione in corso è opportuno che la giustizia sportiva faccia chiarezza su quanto accaduto... il prima possibile. Ammesso che voglia (o possa) effettivamente fare chiarezza, con il rischio di mandare a carte 48 l'intera stagione in corso, oltre all'esito di quella appena trascorsa.