Nel 2021 è stato dato alle stampe in lingua italiana, per i tipi di Sandro Teti Editore in Roma, il Libro di Dede Korkut, traduzione e adattamento dal Turco di Federico De Renzi. Si tratta di un’edizione senza dubbio benemerita di quelli che sono considerati i racconti “dell’Omero” dell’epica turca antica: il Kitab -i Dedem Qorqud (o di Dede Qorqut o di Dada Gorgudı).

Il libro, Kitab, comprende una raccolta di 12 storie in prosa che narrano le gesta dei turchi Oghuz, una confederazione di tribù turche stanziatesi in Asia centrale tra il basso Medioevo e l'età moderna, da cui sono discesi i Selgiuchidi e gli Ottomani. L’eroica epopea è popolata di Khan, principi, guerrieri e affonda le proprie radici nella tradizione orale del XIII secolo. Dede Korkut è il bardo e attraversa le vicende di più generazioni dando consigli e dettando principi morali e tra gli ahiks (singolare aksakal, "dalla barba bianca"), i narratori di dastan, i bardi appunto ( gli anziani rispettati delle tribù venivano chiamati dede, cioè nonno, termine utilizzato poi all'interno dei nuclei familiari).

Ancora oggi, in alcuni paesi di origine turca come l'Azerbagian, il termine aksakal viene usato con rispetto per descrivere un membro importante della famiglia, rimpiazzando di fatto il termine ata, "padre" o "avo". L’atmosfera è fiabesca e il Libro di Dede Korkut si configura come una grandiosa epopea composta da diversi romanzi che narrano di guerrieri e combattimenti, in particolare dei conflitti che vedevano come protagonisti i turcomanni contro i turco- altaici Qıpçaq e i nomadi delle steppe Peceneghi (Beçenek).

Molti temi sembrano simili a quelli tipici della tradizione letteraria occidentale e ai miti greci. Dodici sono le storie, o saghe, contenute nel Libro di Dede Korkut e ritraggono spesso i protagonisti come dei buoni musulmani, intenti a combattere e a ostacolare i propri avversari, considerati infedeli. Ci sono tuttavia dei riferimenti alla magia e allo sciamanismo, un argomento ricorrente nella tradizione turca, in particolare quella preislamica.

Questa raccolta di storie è oggi parte integrante della cultura letteraria dei paesi con lingua di origine turca, quali la Turchia, l'Azerbaigian, il Turkmenistan, il Kazakistan e, in misura minore, il Kirghizistan e, come primo esempio di romanzo-epopea, è considerato uno specifico genere letterario nell’ambito della letteratura dell’Azerbaigian.