Una guida che aiuterà i non esperti a orientarsi e difendersi smontando le leggende più diffuse – Annibale che valica le Alpi con gli elefanti, Erik il Rosso che approda in Groenlandia, il ruolo dell’attività solare e della CO2 nell’aumento delle temperature, il ritiro dei ghiacciai, l’innalzamento dei mari – veri e propri “classici” della disinformazione, ma saprà anche fornirci le chiavi della speranza attraverso esempi concreti di lotta al cambiamento climatico che funzionano e portano benefici tangibili a livello sociale ed economico.  Questo è il senso della ultima fatica letteraria  di Giulio Betti, edito da Aboca edizioni, che sta diventando un vero caso editoriale, intitolato " ha sempre fatto caldo"

Giulio Betti è un meteorologo e climatologo presso l'Istituto per la Bioeconomia del CNR e il Consorzio LaMMa (Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale). Si occupa di previsioni metereologiche, supporto alla Protezione Civile della Toscana, ricerca scientifica, reportistica meteo-climatica e divulgazione mediatica. Nel 2022 è stato nominato "meteorologo dell'anno" dall'Associazione Meteorologi Professionisti (AMPRO).

Nel suo libro Giulio Betti si propone di affrontare uno dei temi più discussi – e fraintesi – della nostra epoca: il cambiamento climatico. Con oltre vent’anni di esperienza nel campo della meteorologia e della climatologia, l’autore si immerge nelle pieghe di un dibattito pubblico spesso confuso, dominato tanto da legittime curiosità quanto da teorie pseudoscientifiche e fake news amplificate dai social media

Betti offre un’analisi chiara e rigorosa, ma allo stesso tempo accessibile, mettendo ordine nel caos di informazioni che circolano sul tema. Particolarmente apprezzabile è il modo in cui smonta alcune delle leggende più diffuse, come il presunto ruolo dell’attività solare nell’aumento delle temperature o l’immagine di una Groenlandia un tempo verde e fertile. Ogni mito viene analizzato e decostruito attraverso evidenze scientifiche, dimostrando non solo le falle di queste narrazioni, ma anche come esse vengano strumentalizzate per minimizzare l’urgenza della crisi climatica. In oltre venti anni di esperienza nello studio sul clima e sulla metereologia, Betti, dice di aver visto crescere insieme alla temperatura globale anche la platea, in forme diverse, di persone interessate al cambio climatico. Ed è una cosa che appare anche ovvia considerando come in questi ultimi decenni sempre più il clima stia avendo influenza su moltissimi aspetti della nostra vita.

"Il libro si rivolge a tutti, anche a chi non ha competenze del settore, al cittadino comune. A volte le repliche che mi vengono fatte sono mezze verità, possono avere un minimo di fondamento scientifico, ma che spiega soltanto l’1% del problema. In chi non ha i mezzi, gli studi e l’esperienza per rispondere, effettivamente può esserci un dubbio. Ad esempio, quando rispondono alle ondate di calore di oggi con negli anni 30 negli Stati Uniti ha fatto un caldo incredibile, se però vai a contestualizzare quell’episodio di caldo a livello globale, vedrai che il globo era molto più freddo di ora." ha detto l'autore. Un esempio più recente di questo è l’inverno freddissimo registrato quest’anno in Scandinavia, mentre su tutto il resto del mondo le temperature sono state molto superiori alla norma, una situazione che mostra agli esperti come un singolo episodio non possa dimostrare nulla, se non lo si contestualizza. " Si tratta quindi di fenomeni che a chi non ha i mezzi per contestualizzarli, possono oggettivamente e a ragion veduta creare dei dubbi. Questo libro non è soltanto un debunking, tra virgolette, di sciocchezze, ma è anche una guida, accessibile a tutti, per poter rispondere ad argomenti complessi."