Bologna, tegola Orsolini: lesione al bicipite femorale
Il Bologna è tornato in campo dopo il passaggio del turno di Coppa Italia contro il Monza. Dal punto di vista degli infortuni, arrivano cattive notizie per il tecnico Vincenzo Italiano che dovrà fare a meno di Riccardo Orsolini per alcune settimane.
Questo il report del club rossoblù: “Sono ripresi stamattina a Casteldebole gli allenamenti dei rossoblù a due giorni dalla partita di Torino: seduta di scarico in campo per i più impiegati col Monza, lavoro tecnico-tattico per gli altri. Differenziato per Oussama El Azzouzi, Michel Aebischer, Thijs Dallinga e Charalampos Lykogiannis, a causa di una contrattura alla coscia sinistra. Gli esami cui è stato sottoposto Riccardo Orsolini hanno evidenziato una lesione di primo grado del bicipite femorale destro, con tempi di recupero di tre settimane”.
Proprio in seguito al successo per 4-0 sul Monza, il tecnico dei felsinei aveva così commentato la situazione legata agli infortuni: “Orsolini lamentava già un fastidio a una vecchia cicatrice e ci auguriamo che possa essere quella. Lewis ha ancora bisogno di tempo per tornare al 100%: ha avuto un fastidio dietro ma il ginocchio è a posto. Dallinga ha sentito un fastidio al polpaccio ieri in rifinitura e questa mattina ha provato ma non se l’è sentita. Noi andiamo avanti: oggi Castro ha fatto assist e gol e sono contento”..
Vieira non vuole fermarsi: “Vedo un Genoa in crescita”
Insegue la prima vittoria in casa il Genoa che né con Gilardino né, per ora, con Vieira è riuscito a conquistare i tre punti davanti al proprio pubblico. I tre successi fino ad ora infatti sono arrivati tutti in trasferta, ma il tecnico francese è fiducioso. «Quello che conta veramente adesso è concentrarci su quanto di buono abbiamo fatto sino ad ora. Ho visto una squadra in crescita che gioca con fiducia e questo è importante. Adesso quello che conta è continuare a lavorare bene e credere in quello che vogliamo fare. Abbiamo poi la fortuna di avere tifosi fantastici e questo è sempre importante. Per vincere in casa noi dobbiamo fare di più e non parlare solo di quello che non va bene. Nelle ultime due partite ho visto cose positive che si possono migliorare ancora. I quattro punti che abbiamo conquistato sono un bene ma c’è ancora tanto da lavorare. In settimana ho visto il gruppo concentrato su quello che deve fare in campo, dobbiamo continuare così».
Sabato i rossoblù sfideranno un Torino che dopo un’ottima partenza adesso è in difficoltà. «Ma rimane una squadra di qualità – ha spiegato Vieira – che lavora bene. Noi però siamo in un periodo positivo e giochiamo con più fiducia. Credo poi che con il supporto dei nostri tifosi faremo una bella partita. A Udine mi è piaciuto tanto vedere quanti nostri tifosi ci hanno seguito fuori casa. Per la società e per i giocatori è un punto di forza».
Fonseca tocca il tempo a Leao: “Può ancora migliorare…”
I successi rotondi contro Empoli in campionato e Sassuolo in Coppa Italia hanno portato serenità nel Milan che però nell’anticipo del venerdì sera affronterà la difficilissima sfida in casa dell’Atalanta di Gasperini. “Non è mai un buon momento per affrontare la Dea di Gasperini che è un modello da seguire anche in Europa – ha commentato Fonseca in conferenza -. Il Milan sta crescendo ed è in fiducia, ma siamo ancora un po’ lontani da quello che vorrei vedere”. Su Leao: “Ha fatto bene le ultime partite, ma non deve fermarsi. Può fare meglio e deve essere ambizioso”.
Roma, Ranieri: “Chi siamo? Dove vogliamo andare? Dobbiamo dare risposte”
“Quando riusciamo a fare degli allenamenti che dobbiamo spingere è quello che chiedo, perché se vedete io ho avuto pochi giorni da una partita all’altra per poter fare una settimana tipo e chiedere, però oggi hanno fatto un gran bel allenamento, hanno spinto, stanno entrando nelle mie idee. Non è facile quando dico che hanno cambiato tre allenatori o quattro in un anno, quattro con filosofie diverse di gioco e tutto. I giocatori sono delle spugne, però non è che tu al computer cambi una cosa, ne metti un’altra e tutto funziona, no? C’è chi reagisce subito, chi ha bisogno di più tempo per capire. Per me come tu ti alleni, giochi, per cui tutti i miei allenamenti sono a mille all’ora. Piano piano riusciranno a farlo anche in campionato, piano piano, ma ci dobbiamo sbrigare perché non a mia posta dico dicembre. Chi siamo? Dove vogliamo andare? Siamo noi i primi che ci dobbiamo dare queste risposte”, racconta il tecnico giallorosso prima della gara contro il Lecce.
Bove: ok al defibrillatore interno, ma in Italia non potrà giocare
Secondo il quotidiano La Repubblica già oggi, o al limite domani, i cardiologi della aritmologia di Careggi potrebbero impiantare un defibrillatore cardiaco sottopelle al centrocampista della Fiorentina
Ieri sera ha visto sul cellulare la partita con l’Empoli e ora quali sono i prossimi passi per Edoardo Bove? Sulle condizioni e sul futuro del centrocampista della Fiorentina ci sono ancora poche certezze, ma La Repubblica edizione fiorentina scrive che in attesa dei risultati degli esami genetici dei test che arriveranno nelle prossime settimane, è stata fatta una risonanza che avrebbe trovato un’area del cuore, il ventricolo sinistro, con una cicatrice, dalla quale potrebbe essersi generata la crisi elettrica.
Com’è possibile che nonostante il calciatore abbia svolto per anni le visite di idoneità agonistica e nonostante dopo il Covid del 2020 – su indicazione dello staff sanitario della Roma – sia stato regolarmente sottoposto a risonanza magnetica, questa cicatrice non sia mai stata vista lo spiega La Gazzetta dello Sport, secondo cui con la risonanza non si può essere certi al cento per cento che le cicatrici (molto più che visibili invece dopo l’arresto cardiaco) si mostrino.
Fin qui il presente e il passato, ma il futuro di Bove? Già oggi o al limite domani, scrive La Repubblica, i cardiologi della aritmologia di Careggi potrebbero impiantare al centrocampista della Fiorentina un defibrillatore cardiaco sottopelle. Un dispositivo che permette di tenere sotto controllo gli eventuali sbalzi del cuore il cui utilizzo è previsto dalle linee guida internazionali per le persone che hanno avuto un arresto cardiaco causato da un’aritmia che ha provocato una fibrillazione per la quale è stata necessaria una defibrillazione
Secondo il quotidiano, già oggi oppure domani dovrebbe essere fatto l’intervento in anestesia locale necessario per sistemare il defibrillatore e con quello Bove potrà condurre una vita del tutto normale, ma è presto per dire se potrà tornare a giocare e comunque non potrà farlo nel campionato italiano. Le normative italiane sono infatti molto stringenti: per avere l’idoneità agonistica devono trascorrere almeno sei mesi dall’impianto e nel nostro paese viene concessa l’idoneità a chi ha l’ICD solo per sforzi moderati e che non prevedono contatti con gli avversari perché l’impianto potrebbe comunque rompersi.