Mentre nelle scorse ore il deposito di carburante di un nuovo aeroporto russo, quello di Kursk a circa 90 km a nord del confine con l'Ucraina, è stato colpito da un drone ucraino, il terzo attacco in pochi giorni, gli Stati Uniti, tramite il segretario di Stato Blinken, hanno ufficialmente preso le distanze dagli attacchi di Kiev in territorio russo.

Lunedì, Mosca aveva denunciato attacchi alla base aerea di Engels, sede della flotta di bombardieri strategici, e a quella di Ryazan, entrambe distanti centinaia di chilometri dal confine ucraino.

L'Ucraina non ha rivendicato direttamente la responsabilità degli attacchi, che hanno ucciso tre persone, danneggiato bombardieri e fatto esplodere un deposito di carburante, ma li ha comunque festeggiati come un successo.


Gli USA hanno voluto ribadire di non essere coinvolti in tali iniziative. Gli Stati Uniti non hanno né incoraggiato né consentito agli ucraini di colpire all'interno della Russia, ha detto martedì il segretario di Stato americano Antony Blinken, ma hanno ribadito la determinazione di Washington ad assicurarsi che Kiev disponga dell'equipaggiamento necessario per difendersi.