Qual è stata la risposta delle istituzioni all'ennesimo incidente in cui sono morti, in provincia di Foggia, 12 braccianti? Il capo del Governo, Giuseppe Conte, martedì a fine mattinata sarà a Foggia dove in prefettura incontrerà una delegazione di immigrati.
Dovrebbe essere presente anche il ministro dell'Interno Matteo Salvini, ma da quanto pubblicato sulle pagine dei suoi profili social e su quelle relative alla comunicazione del ministero che lui dirige non vi è traccia della visita. Anzi, non vi è neppure traccia dell'incidente, mentre è riportato quello di Bologna con l'esplosione di una autocisterna contenente gas.
Il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, è l'unico che ha rilasciato una dichiarazione su quanto accaduto e sulle possibili cause che, in parte, ne sono all'origine.
Questa la sua nota: «È necessario arginare una volta per tutte la piaga del caporalato. Un sistema vergognoso che sfrutta la disperazione di persone disposte a tutto pur di lavorare.
Serve un maggiore controllo ed è per questo che mi attiverò, sin da subito, per avviare tutte le procedure necessarie per un aumento del numero degli Ispettori cui spetta il delicato compito di vigilare.»
Una dichiarazione perlomeno sensata, anche se implicitamente ammette le colpe di quanto finora non sia stato fatto, e non solo dall'attuale governo, per arginare il problema del caporalato, nonostante che dal 2016 esista una nuova legge che per contrastare il fenomeno rende responsabile penalmente non solo il caporale, ma anche chiunque assuma (e sfrutti) la manodopera da lui reclutata.
E, tanto per ricordarci quanto sia coeso il nuovo governo, ecco che cosa ha dichiarato lunedì un esponente della Lega in una trasmissione tv in merito al problema.
"#Morelli CAPORALATO. Anche oggi 12 schiavi impiegati nella raccolta dei pomodori sono morti nel foggiano. Il Partito Democratico ha fatto una legge bandiera totalmente inutile nei confronti dei delinquenti e dannosa per gli imprenditori per bene. Con la coda di paglia, di fronte ai 12 immigrati morti oggi il Pd sta muto."
I sindacati, sottolineano che solo adesso il governo e la politica sembrano essersi accorti del fenomeno caporalato e che per ottenere questa attenzione ci sono voluti due incidenti che hanno causato in due giorni una vera e propria strage tra i migranti, che tornavano dal lavoro nei campi dopo aver raccolto pomodori.