«Dopo molte difficoltà il Sinodo ha indicato chiaramente la via dell’ecumenismo e dell’unità – ha dichiarato il Vescovo Primate della Chiesa Protestante Unita, M. Rev. Andrea Panerini – oltre che dell’impegno e dell’accoglienza verso le persone fragili e discriminate come le persone LGBTQ+ e sieropositive. Le Chiese indipendenti, inclusive e progressiste hanno bisogno di unità e determinazione per riuscire ad incidere nel tessuto sociale italiano contro personalismi, scissioni e conventicole. Sono stati due giorni di gioia, fraternità e preghiera che hanno rigenerato spiritualmente molti di noi. Il 2023 sarà un anno impegnativo su molti fronti e chiediamo l’aiuto, il sostengo e la preghiera di tutti e di tutte per continuare la nostra opera.»

I fondamentali etici della C.P.U.

La Chiesa Protestante Unita ritiene che l’ecumenismo, come è inteso comunemente nel tempo presente, ovvero in una fuga dalle differenze e nel rifugio in un sincretismo, non sia rispettoso delle differenze tra la Chiese e della Parola di Dio, per questo proponiamo un altro ecumenismo.

Celebriamo il matrimonio tra persone dello stesso sesso e ordiamo pastori donne, omosessuali e transessuali. Svolgiamo una pastorale per i sieropositivi, i carcerati e tutti gli emarginati dalla società.

Tra di noi vi sono molti vegetariani e vegani e, nel rispetto di tutti, abbiamo cominciato una riflessione sulla dignità degli animali e sulla salvaguardia di tutto il Creato.

Per cambiare le cose bisogna capirle: noi siamo per la giustizia sociale e per cambiare una società basata sul denaro, l’apparenza e il successo: è questo il messaggio rivoluzionario del Vangelo!

Vogliamo veramente portare Gesù Cristo e la Parola di Dio a tutti e non ci accontentiamo di un cristianesimo stanco e “culturale” che sopravvive per tradizione.