Questo settimana riprende il mondiale di MotoGP dal Red Bull ring dove si disputerà il GP della Stiria. 

Ma la notizia di giornata, non un fulmine a ciel sereno a dire la verità, è l'annuncio dell'addio alle competizioni, a fine stagione, da parte di Valentino Rossi .

La decisione del "dottore", attualmente pilota del Petronas Yamaha SRT, è arrivata quest'oggi in  una conferenza stampa straordinaria organizzata ad hoc. L'addio di Rossi arriva dopo ben 26 stagioni trascorse ai vertici motociclismo, conquistando nove titoli mondiali,sette dei quali in classe regina e altri due in 250cc e in 125cc.

Rossi, dal suo debutto nel motomondiale nel 1996, ha ottenuto 115 vittorie, 89 delle quali in classe regina. Il futuro? Intanto la scuderia Aramco Racing Team VR46, che ha deciso di puntare su Ducati, dal prossimo anno debutterà in MotoGP...

In breve la carriera di Valentino Rossi, riassunta dal sito ufficiale della MotoGP.


I primi fantastici anni
Tutto inizia nel 1996 quando un giovane e brillante 16enne si qualifica con il 13° tempo sulla pista malese di Shah Alam. In sella a una RS125 di Aprilia, Rossi termina la gara in sesta posizione. A questo promettente debutto seguono poi dei risultati importanti fino al primo podio ottenuto nel GP di Austria e alla prima vittoria nel GP della Repubblica Ceca due settimane dopo. Nel 1997 Rossi conquista il Campionato del Mondo nella classe 125cc, grazie a 11 vittorie in 15 Gran Premi.

Per l'anno successivo Aprilia decide di farlo correre nella classe 250cc: la stagione inizia con tre podi nelle prime cinque gare e vince per la prima volta nella classe intermedia nel TT di Assen. Nonostante le quattro vittorie alla fine di quell'annata chiuderà il 1998 in seconda posizione alle spalle di Loris Capirossi.
Un anno dopo, nel 1999, Rossi si prende la rivincita grazie alle sette vittorie che gli permettono di tornare a casa con il Campionato e con 48 punti di margine sul portacolori Honda Tohru Ukawa.

Rossi nel 2000 passa alla classe regina in cui non tarda a lasciare il segno con la Honda NSR500. Presto iniziano ad arrivare i podi - il primo è quello di Jerez – e la prima vittoria che va in scena a Donington Park. Vince anche il Gran Premio di Rio de Janeiro ma è Kenny Roberts Jr a laurearsi campione del mondo andando così a succedere nell'albo d'oro ad Alex Crivillé.


Le cinque corone consecutive
Nel 2001 nella classe 500cc porta a casa 11 vittorie su 16 gare che gli valgono la conquista del titolo iridato in cui riesce a precedere il suo grande avversario Max Biaggi. L'era a due tempi volge al termine.

Nel 2002 nasce la MotoGP™, Rossi, Biaggi e Alex Barros sono gli unici vincitori delle gare in programma ed è ancora il pilota di Tavullia a tornare a casa con

l'iride. Nel 2003 vince l'ultimo mondiale con Honda prima di firmare con Yamaha. Con la Casa di Iwata si conferma il migliore al mondo sia nel 2004 che nel 2005 mentre nel 2006 è Nicky Hayden a strappargli la corona.

Nel 2007 a far festa è Casey Stoner con Ducati ma Valentino torna ad assaporare il gusto del successo nel 2008 e nel 2009, poi nel 2010 viene battuto dal suo compagno di box Jorge Lorenzo. Decide di trasferirsi nel team ufficiale Ducati. Due stagioni difficili con la Casa di Borgo Panigale insieme alla quale ottiene tre podi e che nel 2013 lo convincono a tornare con Yamaha. Dopo tre anni dall'ultima gioia riesce a battere tutti ad Assen.


Il dolce tramonto sportivo di un mito
Vicecampione del mondo nel 2014, Rossi nel 2015 va a caccia del decimo titolo in carriera che però gli sfuma e finisce nelle mani di Lorenzo. Il 2016 lo termina ancora da viceiridato. Nel 2017 tocca l'apice vincendo ad Assen: per il pesarese si tratta di una stagione difficile anche a causa dell'infortunio alla gamba riportato prima del GP di San Marino. Rossi ha una grande tenacia e torna in pista tre settimane dopo ad Aragón, per poi andare a podio sullo stupendo circuito di Phillip Island.

A fine 2018 è tra i primi tre in classifica mentre nel 2019 conquista altri due podi. L'ultimo podio per lui finora è quello del GP di Jerez 2020 che ha chiuso al terzo posto. Per la prima volta per il 2021 dopo 19 anni decide di passare a un team satellite, il Petronas Yamaha SRT, in cui affianca il suo grande amico Franco Morbidelli.