Atalanta, poker in Polonia col Rakow: ma il primo era già saldo
Tutto facile per l’Atalanta che, già sicura del primo posto, chiude il gruppo D di Europa League con un netto 4-0 contro il Rakow. La Dea, seppur con le riserve e i giovani, ha vita facile in terra polacca grazie a Luis Muriel, che conferma il grande periodo di forma: il colombiano sblocca al 14′, poi sfiora un altro euro-gol di tacco, si divora un gol a inizio ripresa e cala il tris al 72′, grazie a un rinvio di Jean Carlos che lo colpisce. In mezzo il 2-0 di Bonfanti, in gol alla prima da titolare. Al 92′ il poker di De Ketelaere. Per i padroni di casa un palo di Kovacevic (71′).


Europa League, Roma-Sheriff Tiraspol 3-0: giallorossi ai playoff
La Roma termina la fase a gironi di Europa League con una vittoria bella ma “inutile”. Nell’ultima gara del Gruppo G la squadra di Mourinho batte infatti lo Sheriff Tiraspol 3-0, ma chiude il girone al secondo posto dietro lo Slavia Praga e al prossimo turno dovrà affrontare i playoff contro una terza retrocessa dalla Champions. All’Olimpico i giallorossi partono forte e nel primo tempo vanno a bersaglio con Lukaku (11′) e Belotti (32′) su assist di Zalewski. Gol che archiviano la pratica. A ritmi bassi, infatti, la ripresa è buona solo per assistere al gol del giovane Pisilli (93′) che arrotonda il risultato nel recupero.


Conference League, Ferencvaros-Fiorentina 1-1: il pareggio in Ungheria manda i viola agli ottavi
Nell’ultima giornata dei gironi di Conference League la Fiorentina pareggia in Ungheria contro il Ferencvaros per 1-1. I viola perdono subito Gonzalez per infortunio (argentino costretto ad uscire in barella), e cadono in avvio di ripresa con il gol di Zachariassen, al 48’. Gli uomini di Stankovic si fanno riprendere al 73’ dalla zampata di Ranieri, che vale l’1-1 e la vittoria del gruppo F (valida per l’accesso diretto agli ottavi).

LA PARTITA
Termina 1-1 la sfida tra Ferencvaros e Fiorentina. Nella prima frazione di gioco i viola cercano tiepidamente di fare la partita, ma dopo diciassette minuti Vincenzo Italiano perde clamorosamente Nico Gonzalez, costretto ad uscire in barella per un problema alla coscia (al suo posto Ikoné). I viola sembrano quasi scossi dall’infortunio del compagno, e al 34’ rischiano di subire il vantaggio ungherese: doppia conclusione della coppia Katona-Civic, con un super Christensen a respingere in entrambe le occasioni e a mantenere la porta inviolata. Le due squadre rientrano quindi negli spogliatoi a reti bianche, sullo 0-0. Al rientro dopo l’intervallo il Ferencvaros colpisce subito, quasi a sorpresa: al 48’ azione insistita sulla sinistra di Abu Fani, che vince un contrasto con Maxime Lopez e apparecchia per il tocco facile facile di Zachariassen. Italiano inserisce Kouamé e Nzola per aumentare il peso offensivo dei suoi, con i risultati che si vedono dopo pochi minuti: sugli sviluppi di un corner Ranieri trova la zampata vincente in tap-in, che vale l’1-1 (dopo il grande colpo di testa di Milenkovic). Nel quarto d’ora finale le due squadre abbassano il ritmo, accontentandosi entrambe del pareggio. La Fiorentina vince il girone F con 12 punti, che valgono gli ottavi. Secondo posto per il Ferencvaros, con i 10 punti che significano qualificazione ai play-off (contro le terze dei gironi di Europa League).


Roma, Mourinho: “Secondi per colpa nostra, ma chi ci affronterà non sarà felice”
José Mourinho mastica amaro per il secondo posto del girone. “Il bilancio è che per colpa nostra finiamo secondi. Abbiamo fatto una partita orribile a Praga che ha deciso la situazione del girone – ha spiegato lo Special One -. Ci saranno da giocare due partite in più per una rosa che avrebbe bisogno di giocare invece delle partite in meno“. “Dovremo affrontare una squadra importante di Champions, ma anche loro non saranno contenti di trovarsi noi di fronte“, ha aggiunto.

“Il Benfica l’anno scorso è arrivato ai quarti di Champions e ora sono in Europa League. Stesso discorso per le altre, per le quali essere in Europa League è una responsabilità – ha continuato -. Spero che non succeda come l’anno scorso: abbiamo battuto Red Bull, Real Sociedad e Bayer Leverkusen e sembrava che avessimo battuto squadre scarse”.

Poi una battuta sul mercato. “Pinto ha detto che arriverà un difensore a gennaio? Io mi aspetto un giocatore che possiamo permetterci – ha detto lo Special One -. Per alcuni club è facile prendere dei calciatori, per noi è moto difficile”. “I proprietari lo vogliono, io lo voglio, i dirigenti lo vogliono. Lo vogliamo tutti insieme – ha continuato -. Ma non possiamo prendere un giocatore fantastico in condizioni top perché la nostra situazione del Fair Play Finanziario ci limita molto“. “Certa gente dice cose non vere su di noi – ha aggiunto -. Ci paragonano a grandi squadre e invece servirebbe più rispetto“.

“Il gol di Pisilli? Sono ragazzi che vengono da qua, vanno allo stadio fin da bambini e, quando hanno la possibilità di giocare in prima squadra, è una grande cosa – ha proseguito -. Il primo gol di Pisilli all’Olimpico è veramente una grande gioia e sono andato via per evitare di piangere“.

“Se stanno tutti bene, non abbiamo paura di nessuno in Europa League e possiamo lottare per il quarto posto senza dubbi in campionato – ha proseguito Mou -. Purtroppo però abbiamo e avremo sempre dei problemi con il profilo dei giocatori che abbiamo”. “Ma non voglio e non dobbiamo piangere – ha concluso il tecnico giallorosso -. Ci proveremo con tutti i giocatori che abbiamo a disposizione con coraggio a partire dalla prossima gara col Bologna”.


Il repulisti di Iervolino: “A gennaio via chi non ama Salerno…”
La Salernitana sta vivendo un avvio di stagione piuttosto complicato. Attualmente la squadra campana si trova in ultima posizione in classifica, con una sola vittoria, 5 pareggi e 9 sconfitte. Al momento i granata hanno solamente 8 punti in classifica, e la salvezza dista già 4 punti. Il presidente della Salernitana Danilo Iervolino è intervenuto in conferenza stampa per parlare del momento di crisi della sua squadra.

Danilo Iervolino ha esordito: “In questo momento io e i tifosi stiamo vivendo un momento di grande disagio a vedere la Salernitana ultima in classifica. Questa squadra non è costruita di stare lì, abbiamo tanti nazionali e giovani promettenti. Da quando sono a Salerno mi sono impegnato, ho investito e ho cercato di essere più presente possibile. Ho sempre avuto a cuore le sorti dei calciatori. Anche se non ci sono, telefono ai dirigenti almeno tre volte al giorno per sapere come lavorano, ma ho anche a cuore loro e le loro famiglie. Lo scorso anno abbiamo fatto un campionato importante e siamo per il terzo anno di fila in Serie A. Non ci meritiamo questa squadra, con gambe flaccide e che non vuole sudare. Ma non è una squadra costruita male, ne sono convinto. La colpa è soprattutto mia, è giusto che il presidente metta la faccia, le scelte finali sono mie. Ma abbiamo comprato giocatori importanti da squadre importanti. Non abbiamo solo giovani, ma anche calciatori più esperti. Lo scorso anno abbiamo concluso a 42 punti. Da quella squadra abbiamo sostituito pressochè due giocatori. Non credo che gli acquisti possano aver generato questo disvalore. Ma penso che chi è rimasto abbia deluso molto”.

Il presidente della Salernitana ha proseguito: “Dove si annidano i problemi? L’ambiente è lacerato. Purtroppo non riusciamo a creare quella giusta armonia. Ci sono delle fazioni. Tanti giocatori non amano Salerno, non vogliono restare. Per me loro sono gli unici responsabili di questo momento. Abbiamo salari altissimi, abbiamo speso molto per loro e loro hanno disatteso tutti gli impegni. È con loro che dobbiamo lavorare e loro devono prendersi le responsabilità. Devono giocare a Salerno per l’amore per questa città o per paura che questa sarà la tomba della carriera di molti giocatori. Avrò un pugno durissimo con molti di loro. A gennaio andranno via i giocatori che non vogliono restare e prenderemo solo giocatori che hanno una voglia matta di stare a Salerno e di amare questi colori. Qui ci sono giocatori che si lagnano se vengono sostituiti o se non giocano. Tutti contro tutti, tutti alla ricerca di alibi. Questo è il mio problema e la mia più grande responsabilità”.

Infine, Iervolino ha concluso: “Ora andiamo avanti con impegno. La rosa è importante e potrebbe cogliere dei risultati anche nelle prossime partite. Io confido ancora in questa squadra. Ora veniamo agli episodi che mi hanno portato a fare questa conferenza stampa. Contro il Bologna abbiamo giocato un primo tempo molle. Loro hanno approfittato di due errori incredibili. Abbiamo spinto gli ultimi 20 minuti e potevamo addirittura pareggiare. La mia analisi di quella partita non è nefasta come ho sentito. Quei 20 minuti buoni sono esistiti. E da quella forza dobbiamo prendere spunto. Alla fine di quella gara c’è stata una grande contestazione. Un bel gruppo di tifosi ha chiesto di parlare con la società e noi abbiamo mangiato l’Amministratore delegato, ma loro volevano me. Io ero affranto, non sereno. Non mi sembrava di aver mancato di rispetto a mandare l’amministratore delegato. Ho sempre detto di essere innamorato dei tifosi e della città. Anzi, ogni volta mi scuso con i tifosi quando le cose vanno male. Poi è successo quello che non mi aspettavo: ho ricevuto degli striscioni irrispettosi e anche minacciosi da una fazione di tifosi. Io penso ci sia un’allucinazione diffusa. Nessun presidente ha rispettato più di me questa città e questa tifoseria. Ci ho sempre messo la faccia, sono sempre stato umile. Sono un uomo che ha solo dato, non ho da rimproverarmi nulla. Rispetterò sempre la tifoseria, ma non capisco questi messaggi, perchè debba essere apostrofato con quegli striscioni”.