È stato pubblicato il bando per la XVIII Edizione del Premio Carlo Castelli, concorso letterario riservato ai detenuti degli Istituti penitenziari italiani, inclusi i minorili. La partecipazione è aperta a cittadini italiani e stranieri, senza limiti di età, condannati almeno con sentenza di primo grado.

L’evento, organizzato dalla Federazione Nazionale Italiana Società di San Vincenzo De Paoli ODV, Settore Carcere e Devianza, quest’anno rifletterà intorno a un tema potente e attuale: "Mi specchio e (non) mi riconosco: non sono e non sarò il mio reato”. Una riflessione che invita a distinguere la persona detenuta dal reato commesso, aprendo alla speranza di cambiamento e reintegrazione.

Un tema, quello della speranza, che occupa un posto centrale nel carisma della Società di San Vincenzo De Paoli e ritroviamo anche nel motto riportato sotto il logo: "Serviens in spe", al servizio nella speranza.

Ma la speranza è anche la protagonista del Giubileo 2025. Papa Francesco, con la sua bolla "Spes non confundit", sottolinea la forza della speranza nel pensiero cristiano. Una virtù che il Pontefice vuole stendere sulle ferite di un’umanità debole, fra i quali cita per primi proprio i ristretti, per “vivere e non sopravvivere”, per “recuperare la fiducia in sé stessi”. 

E verso un orizzonte di speranza è orientato l’operato del Settore Carcere e Devianza della Federazione Nazionale Società di San Vincenzo De Paoli ODV che indirizzerà il lavoro da un lato ad azioni concrete all’interno delle carceri, dall’altro a stimolare l’autoriflessione dei reclusi attraverso il Premio Letterario Castelli.

Nell’edizione 2025 si parlerà di coscienza, miglioramento, umanità. Temi che apriranno un percorso indirizzato ad aiutare il ristretto a riconoscere l’errore ma anche a capire che ogni persona merita un futuro, dentro o fuori dal carcere.

Il Premio Carlo Castelli, che si terrà nella casa circondariale “Canton Mombello” di Brescia, si articolerà nelle sezioni narrativa (saggio breve, racconto, lettera, riflessione), scrittura autobiografica (testo autoriflessivo e introspettivo), poesia, opere multimediali (CD-rom/DVD) realizzate in carcere. Per le prime due sezioni ogni componimento dovrà contenere un massimo di 9.000 battute equivalenti a 5 cartelle dattiloscritte (1.800 battute a cartella, 30 righe da 60 battute ciascuna) o 5 pagine numerate A4 scritte a mano.

I concorrenti sono tenuti a presentare un testo con titolo diverso rispetto al tema proposto dal bando, che sia leggibile, possibilmente scritto su supporto informatico o su foglio A4. Gli elaborati dovranno essere inediti, originali, non firmati e privi di qualsiasi riferimento che possa permettere di risalire all’autore. Obbligatoria la compilazione della “scheda di partecipazione” contenente i dati identificativi dell’autore unitamente al consenso al trattamento dei dati personali (art. 9 reg. UE n 2016/679) sottoscritto (che si allega al regolamento). È possibile indicare uno pseudonimo da utilizzare per eventuale pubblicazione. 

Il termine di scadenza per la spedizione dell’elaborato è il 15 aprile 2025. La spedizione dovrà avvenire in busta chiusa con la “scheda di partecipazione” allegata al seguente indirizzo: Federazione Nazionale Italiana Società di San Vincenzo De Paoli ODV- Premio Carlo Castelli – Via della Pigna 13 /A 00186 Roma; oppure via email, o Wetransfer, con la “scheda di partecipazione” allegata al seguente indirizzo di posta elettronica: “[email protected]”. Le copie degli elaborati pervenuti non saranno restituite. 

Il concorso letterario offre ai detenuti l’opportunità di raccontarsi, riflettere e sperare attraverso la scrittura, ma anche di fare del bene. I primi tre classificati saranno considerati a parimerito e riceveranno tre premi di uguale importo. Quest’anno una particolare attenzione sarà data ai minori ai quali sarà riservato uno dei riconoscimenti. Oltre ai premi in denaro per gli autori, una seconda somma sarà destinata a progetti che prevedono laboratori all’interno delle carceri e degli Istituti finalizzati alla crescita professionale per facilitare il reinserimento nella società e l’accesso al mondo del lavoro. L’obiettivo è contribuire a costruire una nuova strada per chi desidera ripartire.

Il concorso, dedicato alla memoria di Carlo Castelli, figura di spicco del volontariato vincenziano e promotore della Legge Gozzini, diventa un mezzo per costruire un futuro condiviso, sottolineando l’importanza del sostegno reciproco, anche in contesti difficili come il carcere.

Il Premio Carlo Castelli ha ottenuto il patrocinio di Camera, Senato e Ministero della Giustizia, ed è stato insignito della medaglia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. I media partner includono il Pontificio Dicastero per la Comunicazione, TV2000, Radio In Blu, e UCSI.

I racconti premiati, insieme ad altri dieci segnalati dalla Giuria, saranno raccolti in un’antologia che verrà distribuita a tutti i presenti nel corso degli eventi e allegata alla rivista della Federazione Nazionale, “Le Conferenze di Ozanam”, pubblicazione che raggiunge oltre 13.600 lettori in tutta Italia.

Il Settore Carcere e Devianza, quest’anno sotto la guida della nuova responsabile, Antonella Caldart, è da sempre impegnato nella formazione dei volontari penitenziari e alla realizzazione di attività rivolte ai detenuti e alle loro famiglie, anche collaborando con altre associazioni presenti sul territorio.