Un brano che esplora le contraddizioni della vita digitale, invitando a staccarsi per ritrovare autenticità. Gianluigi Tartaull firma una canzone che fa riflettere senza rinunciare a un pizzico di ironia, aprendo un nuovo capitolo del progetto “Le canzoni della Via Trova”.
Bentrovato, Gianluigi. Il nuovo singolo “Wi-Fi Free” vuole trasmettere un messaggio particolare?
Semplicemente ricordare a chi vuole ascoltare che la realtà virtuale, verso cui stiamo viaggiando a tappe forzate, può essere una grande opportunità, ma anche un grande inganno. Rimane fondamentale costruire la nostra personalità nel mondo reale per non restare vittima degli algoritmi.
Al giorno d’oggi, essere connessi sembra un vero e proprio bisogno. Quali saranno le conseguenze di questo meccanismo, a tuo parere?
Purtroppo scende sempre di più l'età in cui si prende contatto col mondo virtuale. I cattivi maestri sono tanti e l'egocentrismo diventa imperante.
Quando ero un adolescente la solidarietà, il bisogno di stare insieme erano sentimenti che accompagnavano la mia generazione. Mi sembra che il mondo stia andando in senso opposto.
Ritieni di moderare l’uso della rete, nel corso delle tue giornate?
Ormai direi che l'uso della rete va moderato, come l'uso dei grassi, dell'alcool e di tutti quei comportamenti che peggiorano l'esistenza. Moderato, ma non eliminato, per non restare fuori del tutto.
Quali sono i modi migliori per scoprire veramente la propria interiorità? I social stanno fornendo un modello sbagliato di vita?
Quale sia il modo giusto di vivere ognuno lo decide per conto suo. Credo che guardarsi attorno, ascoltare, parlare senza urlare, essere disponibili al dialogo anche con chi è molto lontano dalle tue idee sia un buon modo anche per scoprire se stessi. I social scatenano spesso la nostra parte peggiore, perché ci permettono di lanciare il sasso e nascondere la mano. Comportamento da miserabili!
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