Non ci vuole un genio per capire che se la Costituzione prevedeva 500mila firme per i referendum è perché pensava ad una soglia alta per evitare consultazioni inutili. Solo questioni potenzialmente maggioritarie dovevano meritare un referendum nazionale. Se si mette la firma digitale allora anche uno che vuol abolire il cappuccino se ha abbastanza followers si può svegliare e con quattro click ci arriva. O si alza il numero delle firme (ma allora si deve cambiare la costituzione) o si cancella la raccolta firme con un click. Credo sia meglio questa seconda ipotesi. Depositerò proposta di legge in proposito e credo che la maggioranza dovrebbe prenderla in attenta considerazione.500mila online si trovano senza nessun problema anche se si facesse il referendum sull'aranciata. 25 milioni di persone alle urne che vogliono cittadinanza facile e quindi invito a nozze per clandestini di tutto il mondo credo non si troveranno MAI. Nessun problema.
Questa l'ultima "provocazione" di Claudio Borghi che, in base alle sue boutade, nel corso del tempo ha acquisito crediti sufficienti perché la Lega lo ritenesse adatto a farsi rappresentare nel Senato della Repubblica.
Borghi è uno che viene pagato con soldi pubblici per passare il tempo a scrivere assurdità sul suo profilo social e a battibeccare con altrettanti perditempo che lo prendono sul serio.
Ogni tanto le sue provocazioni salgono agli onori della cronaca e così gli avversari politici, come avvenuto nel caso della legge per l'abrogazione delle firme digitali per i referendum, finiscono per prenderlo sul serio:
"A destra disprezzano così tanto la democrazia - dichiara Magi di Più Europa - che vogliono impedire la raccolta di firme online per referendum e proposte di legge.Secondo il leghista Borghi, che ha annunciato una proposta di legge, è per evitare "consultazioni inutili". Sono proprio le sue parole. Che dire, sono proprio degli appassionati della partecipazione popolare...Forse saranno inutili per loro a cui piace tanto negare diritti e stipendi dignitosi, o spaccare il Paese. Di certo non lo sono per milioni di cittadini che hanno firmato per cancellare il jobs act, fermare l'autonomia differenziata e garantire il diritto alla cittadinanza. È quindi ancora più fondamentale portare al voto milioni di persone per i referendum e mostrare cosa pensa il Paese reale. Non vi sta bene che le persone esprimano la loro opinione? Avete paura? Fatevene una ragione".
Anche Fratoianni, AVS, ha perso tempo ad occuparsi delle stupidaggini di Borghi:
"È troppo facile. Aboliremo con un click anche il cappuccino. Così dicono alcuni in queste ore. Il dibattito che si è sviluppato in questi giorni sulla raccolta firme digitale per i Referendum è allucinante. In un Paese in cui ormai meno della metà degli aventi diritto si reca alle urne, adesso a spaventare è la straordinaria partecipazione popolare registrata in poche settimane per il #ReferendumCittadinanza.Hanno solo paura. Paura della mobilitazione dei cittadini e della loro voce sui temi che il parlamento non è stato capace di affrontare per anni. Noi non ci fermeremo".
Probabilmente Borghi non ci ha ancora pensato, ma forse qualcuno della sua parte politica glielo suggerirà. Perché presentare una nuova legge, quando è sufficiente un emendamento da aggiungere al ddl Sicurezza che verrà discusso al Senato per impedire l'utilizzo della firma digitale per la raccolta firme per i referendum?
Infatti, il disegno di legge pensato per reprimere il dissenso, in perfetta linea con un governo (post)fascista, può contenere una carognata in più oltre a quelle già elencate e approvate alla Camera. Quindi, perché disturbarsi nello scrivere una legge che dovrà essere calendarizzata (chissà quando) prima di esser discussa e approvata, quando è sufficiente un emendamento che può essere approvato in pochissimo tempo?