I giocatori che tossiscono deliberatamente contro altri giocatori o gli arbitri di gara possono essere sanzionati anche con il cartellino rosso.

Lo ha stabilito l'International Football Association Board (Ifab), aggiungendo il colpo di tosse "volontario" al capitolo falli relativo ad insulti e offese verbali e gestuali.

La sottolineatura volontario è giustificata dal fatto che l'arbitro dovrà comunque valutare la natura del nuovo tipo di "fallo" che, ovviamente, è suggerito dalla emergenza Covid.

I colpi di tosse a distanza, va detto, sono però ammessi. Quelli ravvicinati, no. In questo caso, l'arbitro dovrà valutarne la volontarietà e la gravità, mostrando ad un giocatore il cartellino giallo oppure direttamente quello rosso.

In Italia, nell'ultimo campionato, nonostante il Var, gli arbitri hanno palesemente e volontariamente indirizzato il risultato di un notevole numero di partite di Serie A fischiando rigori sia per falli di mano in area completamente assurdi, sia  per palesi simulazioni interpretate come falli subiti. 

Ora, se dalla prossima stagione agli arbitri italiani sarà consentito espellere anche un calciatore che tossisce ne vedremo delle belle, anzi delle brutte... perché ai Chiffi, ai Fabbri, ai Massa e così via si darà un'arma in più per continuare a compiere le loro nefandezze... usando altri strumenti.

E il duo Nicchi-Rizzoli assicurerà che tutto è stato regolare e dovuto.

Si può capire l'intento dell'Ifab, che tra l'altro a causa della pandemia ha esteso le 5 sostituzioni anche alla prossima stagione, ma nutrire fin d'ora più di una perplessità sull'applicazione della nuova regola nel campionato italiano è più che legittimo.