L'ossessione di Matteo Salvini di spedire Luca Zaia in Europa è la riprova più recente di quanto sia complicata, se non incandescente, la situazione all'interno della Lega, con il ministro che disperatamente cerca di trovare al presidente del Veneto un'occupazione sicura per evitare che, alla scadenza del mandato alla guida della regione, non possa diventare un candidato che la base indichi come utile e necessario - se non perfetto - per guidare il partito.

"Potrebbe fare qualsiasi cosa... ovviamente lui adora il Veneto. Se riusciamo a ottenere l'autonomia, le Olimpiadi, le ristrutturazioni e altri progetti suoi e della Regione, sarebbe utile avere un difensore del Veneto in Europa"

è l'ultima dichiarazione con cui Salvini ha cercato di indicare un nuovo futuro ruolo a quello che vede come un temibile e accreditato concorrente alla segreteria della Lega. 

Dopo aver provato, anche con un emendamento dell'ultim'ora, ad inserire nel dibattito parlamentare il terzo mandato per i presidenti della regione, Salvini si è dovuto arrendere all'evidenza dei fatti che gli impediscono di ripresentare Zaia alla guida del Veneto per altri cinque anni.

E allora, questo Zaia dove lo mettiamo?

Salvini aveva ventilato una candidatura alle europee, ma il presidente del Veneto ha già detto no, senza neppur tanto ringraziare. Per questo, l'ultima dichiarazione dell'attuale segretario farebbe intendere che per Zaia vorrebbe apparecchiare un ruolo da commissario.

In una recente cena tra Salvini e alcuni dei suoi fedelissimi avvenuta appena fuori Padova, non avrebbero partecipato amministratori leghisti di peso vicini al presidente della regione, come il sindaco di Treviso Mario Conte, il che - secondo alcuni che hanno  notato anche altre prese di distanza in eventi pubblici -  questo confermerebbe che all'interno della Lega ormai sia in corso una frattura tra Salvini e coloro che - come Zaia - ormai non lo considerano più una risorsa... specialmente dopo le ultime due tornate elettorali in Sardegna e Abruzzo... in attesa di un nuovo flop in Basilicata.