"Ce siete? Bbene... famo de prescia che devo anna' a magna'... Allora a'mo parlato de l'Ucraina, der Meddio Oriente, de l'Affrica... no... de' abborto nun amo parlato... nun c'era ne'a aggenda de oggi".
Queste le dichiarazioni alla stampa, rilasciate alla fine della prima giornata dei lavori del G7, da sua eccellenza Giorgia Benita Meloni...
Anche oggi, come di prassi, la presidente del Consiglio ha ripetuto il discorsetto preparato e poi si è "data" (sbagliando direzione), senza rispondere alle domande dei giornalisti... un classico, nella speranza che nella conferenza conclusiva di sabato conceda invece la possibilità di chiederla qualcosa.
Ampio spazio nel riassunto della giornata è stato dato a ciò che è stato deciso a favore dell'Ucraina:
"Vi confermo - ha detto Meloni - che abbiamo raggiunto l'accordo politico per fornire un sostegno finanziario aggiuntivo all'Ucraina di circa 50 miliardi di dollari entro fine anno grazie a un meccanismo di prestiti per la cui restituzione potranno essere utilizzati gli extra profitti derivanti dai beni russi mobilizzati nelle nostre giurisdizioni. ...Non parliamo chiaramente di una confisca di questi beni ma degli interessi che maturano nel corso del tempo. Capite bene che quello di oggi è un passaggio politico fondamentale che ora dovrà velocemente essere definito dal punto di vista tecnico tenendo chiaramente conto del quadro di riferimento già adottato a livello di unione europea ma è un risultato non scontato del quale vado particolarmente fiera. ...Sono molto soddisfatta del confronto, sono molto soddisfatta dei risultati che abbiamo raggiunto oggi, a partire ovviamente dal tema del sostegno all'Ucraina. Sono trascorsi 841 giorni dall'inizio della guerra di aggressione russa all'Ucraina. In questo lungo periodo chiaramente l'eroica resistenza degli ucraini ha impedito a Putin di portare a compimento il suo piano e la compattezza e l'unità di intenti dell'Occidente hanno assicurato alla nazione aggredita gli aiuti necessari per difendere la propria libertà".
Sono stati anche dedicati addirittura trenta secondi trenta al conflitto a Gaza - ma proprio perché Meloni non poteva farne a meno - da lei riassunto dicendo che tutti sono stati d'accordo con il piano americano, con l'ingresso di più aiuti umanitari nella Striscia... nella speranza che il conflitto non si allarghi. E il genocidio in atto? Nulla. E la carestia in atto? Nulla. Neppure un accenno alle decisioni/richieste della CIG e della CPI, limitandosi a dire che il G7 supporta la soluzione due popoli due Stati... senza però accennare - neanche di sfuggita - a come i Paesi membri pensano di metterla in atto e a come imporla allo Stato ebraico, a questo punto l'unica delle due parti in causa che ha chiaramente dichiarato di non volerne sapere. Ma oltre 40mila morti e più di 80mila feriti, in gran parte civili e per la maggior parte donne e bambini, per Meloni e i suoi ospiti non sono sufficienti per qualche chiarimento in più.
D'altra parte doveva dare ampio spazio Al piano Mattei, non per nulla un'invenzione - nel vero senso del termine anche per quanto riguarda la sua messa in pratica - di Meloni e del suo governo.
Questa mattina, inoltre, diverse fonti diplomatiche avevano confermato che nella bozza delle conclusioni del G7 (che saranno diffuse domani) della cui redazione si occupa il Paese organizzatore, era stato eliminato il riferimento (inserito a Hiroshima) alla necessità di garantire "un accesso effettivo e sicuro all'aborto".
Un intervento di bianchetto che avrebbe suscitato l'irritrazione di Francia, Canada e Usa. In proposito la segretaria dem Elly Schlein aveva dichiarato:
"L'Italia dovrebbe svolgere un ruolo di primo piano in un consesso internazionale come il G7, il governo dovrebbe promuovere l'immagine del Paese restituendo a livello internazionale l'autorevolezza e il profilo che ha sempre avuto. E invece – per la leader Dem – il governo Meloni si presenta davanti agli altri capi di Stato e di governo mettendo in discussione un diritto fondamentale delle donne come quello di scegliere sul proprio corpo. Non ce ne facciamo nulla di una premier donna che non difende i diritti di tutte le altre donne di questo Paese. Una vergogna nazionale, chiedano scusa al Paese".
Per il governo, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha cercato di smorzare le polemiche spiegando che l'argomento era in discussione da parte delle diverse delegazioni e che era prematuro fare analisi e inutile fare previsioni, rimandando tutto alla fine del vertice per valutare quale sarà l'accordo.
Anche oggi il ministro cognato Francesco Lollobrigida non ha voluto mancare alla sua fama ed è intervenuto sulla questione, spiegando così - a margine di un evento a Milano - la cancellazione: "Non so se a un G7 a cui partecipa anche il Papa sia opportuno. Se hanno scelto di non metterlo ci sarà un perché e una ragione più che condivisibile".
In serata, "fonti italiane" hanno poi cercato di giustificare la cancellazione spiegando che nella dichiarazione non c'è la parola aborto solo perché gli impegni assunti a Hiroshima vengono tutti riconfermati.
Poi, tutti a cena da Bottura...
Il Vertice G7 a Borgo Egnazia sarà anche l'occasione per far apprezzare ai leader e alle delegazioni internazionali il Made in Italy agro-alimentare ed eno-gastronomico, attraverso due pranzi curati dallo chef Massimo Bottura che costituiranno un vero e proprio “tour d'Italia”. Bottura è un'eccellenza italiana e ha ricevuto sette stelle Michelin, incluse la stella verde e le tre chiavi d'oro.Nel menù per il G7 sono presenti, come fonti di ispirazione, tutti i territori regionali, che rappresentano la ricchezza culturale e di biodiversità offerta dall'Italia. Ricette e ingredienti sono rivisitati secondo la straordinaria fantasia innovativa dello chef, ma sempre nel massimo rispetto delle materie prime.“Le materie prime devono essere le protagoniste assolute: la nostra cucina – spiega Bottura – è fatta per valorizzare l'eroico lavoro della produzione e della trasformazione agro-alimentare e non per soddisfare l'ego dei cuochi”.Altro elemento che connota i due pranzi del G7 è la convivialità, il piacere di sedersi a tavola e stare insieme come condizione ideale per comunicare e confrontarsi. Verranno quindi riproposti alcuni momenti fondamentali della tradizionale italiana, come il pranzo domenicale in famiglia. Il focus dei menù è quindi comunicare emozioni ma anche valori come la bellezza, mediante una rappresentazione dei colori che connotano il meraviglioso territorio nazionale.“Ringrazio chef Bottura per aver accettato il nostro invito, e aver voluto mettere la sua arte al servizio della promozione del Made in Italy e dei nostri prodotti agro-alimentari. Lo abbiamo invitato non solo perché è uno dei più famosi ambasciatori della cucina italiana nel mondo ma anche per la sua capacità di coniugare estetica ed etica”, dichiara il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.Lo chef è, infatti, impegnato contro la lotta allo spreco alimentare e per la solidarietà e l'inclusione verso le persone meno fortunate, come animatore del progetto del “Tortellante”, che coinvolge ragazzi con sindrome genetica e anziani.Le portate sono accompagnate da una selezione di alcune delle migliori etichette che rendono l'Italia il maggior produttore di vino al mondo, scelte da Riccardo Cotarella, presidente della federazione mondiale dei tecnici del settore vitivinicolo.
È tutto vero... e tra i vini non poteva mancare il vino di Vespa.