In occasione della pubblicazione del rapporto annuale sulle statistiche sanitarie globali da parte dell'OMS, il vicedirettore generale dell'organizzazione che opera sotto l'ombrello delle Nazioni Unite, Samira Asma, ha dichiarato che il bilancio delle vittime causate dal Covid potrebbe essere "significativamente sottostimato".

Secondo i dati che vengono pubblicati giornalmente dalla Johns Hopkins University, basati sui dati ufficiali forniti dai ministeri della Salute dei vari Paesi, i morti per Covid hanno superato i 3,4 milioni.

Per Samira Asma, invece, il numero di persone morte direttamente o indirettamente a causa della Covid "sono almeno il doppio, il triplo di quelle ufficiali". 

Sebbene le dichiarazioni dell'alto funzionario dell'OMS stavolta abbiano suscitato una certa eco nella stampa, va però ricordato che non sono sorprendenti.

Infatti, già circa un paio di settimane fa, in uno studio dell'Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME), istituto di ricerca che si occupa di  statistiche nel settore della sanità all'interno dell'Università di Washington a Seattle, si ipotizzava che il numero dei morti con Covid fosse almeno di due volte superiore a quello ufficiale.

Una settimana dopo, era la volta dell'Economist che raddoppiava fino anche a triplicare il numero dei possibili decessi causati direttamente e indirettamente dalla pandemia, fino a portarlo ad un massimo di 13 milioni.

Come ha spiegato l'Economist, il numero di vittime ufficialmente segnalato Paese per Paese causato dalla pandemia sottostima in modo grossolano la cifra effettiva. La rivista ha utilizzato il dato del numero dei morti che si è verificato nei vari Paesi identificando quello in eccesso rispetto alle serie storiche degli anni precedenti, per poi sviluppare dei modelli statistici basati su fattori molteplici che hanno permesso di conteggiare il numero di decessi in eccesso anche nei Paesi dove le serie storiche sul numero dei morti non esistono.