"Il controllo giurisdizionale sui provvedimenti che limitano la libertà personale è principio costituzionalmente garantito e patrimonio irrinunciabile di uno Stato di diritto.Le dichiarazioni espresse da esponenti del Governo e della maggioranza parlamentare a commento della non convalida di provvedimenti di trattenimento esprimono una preoccupante visione delle prerogative di verifica di legalità esclusivamente attribuite alla magistratura e ne minano l'indipendenza e l'autonomia.L'esercizio della giurisdizione è compito primario della magistratura ed è indifferente a qualunque logica di conflitto tra istituzioni.La critica ai provvedimenti giudiziari deve potersi muovere nel perimetro del rispetto reciproco delle istituzioni e delle rispettive prerogative, mentre la loro eventuale censura non può che passare attraverso i rimedi approntati dall'ordinamento.Nel riaffermare questi principi, da ritenersi basilari in ogni moderna democrazia liberale, l'Associazione Nazionale Magistrati esprime sostegno alla collega Iolanda Apostolico".

Così, l'Associazione Nazionale Magistrati, tre giorni fa si era schierata a supporto della giudice che ha "disapplicato" un decreto del governo che in molti (tecnici) definiscono anticostituzionale.

Ma, ormai il governo dei (post) fascisti non ha più alcun riguardo nei confronti del rispetto delle istituzioni (non che prima lo avesse, ma adesso è pure peggiorato) e i suoi esponenti, con il supporto di pseudo giornalisti prezzolati che si rivolgono a persone che del loro cervello non fanno un grandissimo uso, hanno pure inasprito - oltre la decenza - la campagna contro i migranti e contro chiunque, direttamente o indirettamente, agisca a loro tutela... dalle ong ai giudici.

In questa deriva, animato dalla necessità di erodere il consenso agli "alleati" di FdI così come durante il governo Conte I si era impegnato ad erodere il consenso ai 5 stelle, si distingue il leghista Matteo Salvini, che ieri ha pubblicato questo video in cui mostra la giudice Iolanda Apostolico ad una manifestazione a Catania del 25 agosto 2018...

Cosa ci faceva la giudice alla manifestazione? Di certo non stava inveendo contro chicchessia, ma era davanti alle forze di polizia a cui dava le spalle. Inoltre, ad un certo punto sembra anche dialogare con un responsabile che comandava quel reparto.

Era meglio se non ci fosse stata? Sicuramente, proprio in funzione del suo ruolo. Cambia qualcosa in relazione alla disapplicazione del decreto Meloni? Nulla, perché i problemi "tecnici" del decreto rimangono e saranno valutati nel successivo grado di giudizio cui il governo ha deciso di ricorrere.

Nonostante ciò, gli invasati a supporto del caos istituzionale, parlamentari in testa, rilasciano dichiarazione senza senso per gettare ulteriore benzina sul fuoco delle polemiche... a supporto delle esigenze della loro propaganda.

C'è comunque l'ombra di un possibile clamoroso autogol nel video di Salvini.

Come dimostrano le immagini e come dimostrato da alcuni media che hanno utilizzato altre fonti video della stessa manifestazione, quel video è stato girato da dietro il cordone della polizia e, quindi, è quasi certo se non certo che quel video proviene dalla polizia. 

In questo caso, la domanda è conseguente: perché lo ha Salvini oppure perché gli è stato fornito? 

Il ministro dell'Interno Piantedosi dovrà spiegarlo al Parlamento in un prossimo question time.