Un aviere americano si è dato fuoco davanti all'ambasciata israeliana di Washington: non voleva più essere complice del genocidio in atto a Gaza
Aaron Bushnell, 25enne di San Antonio in Texas, era un militare dell'aviazione degli Stati Uniti. Poco prima delle 13 di domenica si è recato di fronte all'ambasciata israeliana a Washington e si è dato fuoco dopo aver iniziato a trasmettere in live streaming su Twitch la diretta del suo gesto.
Bushnell ha avviato la diretta streaming, ha posizionato il telefono e si sia dato fuoco dopo essersi cosparso in precedenza di una sostanza infiammabile.
Mentre le fiamme lo stavano avvolgendo, ha detto che non sarebbe più stato complice del genocidio. Il video è stato rimosso da Twitch, ma le forze dell'ordine ne hanno ottenuto una copia che stanno esaminando.
"Non sarò complice del Genocidio a Gaza. Molti giudicheranno il mio gesto estremo ma, non è niente rispetto alla sofferenza dei palestinesi. Palestina libera. Palestina libera. Palestina libera..."
ha urlato Aaron Bushnell mentre le fiamme lo stavano avvolgendo.
Lunedì, l'Air Force ha dichiarato che "la persona coinvolta nell'incidente di ieri è morta nella notte a causa delle ferite riportate".
A dicembre, i vigili del fuoco di Atlanta avevano reso noto che una persona si era data fuoco davanti al consolato israeliano ad Atlanta. Sul posto è stata trovata una bandiera palestinese e si ritiene che anche quello sia stato un gesto estremo per denunciare il genocidio in atto a Gaza.
Il presidente Biden, nel frattempo, sta lottando con i repubblicani alla Camera perché approvino la legge che prevede un finanziamento di circa 15 miliardi di dollari ad Israele.
Mentre Aaron Bushnell si è suicidato per non esser più complice di un genocidio, Joe Biden fa di tutto per "continuare" ad esserlo.