Questa mattina, il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, insieme a Manlio Di Stefano, capogruppo in Commissione Affari Esteri alla Camera anch'egli del M5S e ad Ornella Bertorotta, portavoce pentastellata al Senato, sono andati in visita in Israele ed in Palestina.

Nel pomeriggio i parlamentari 5 Stelle sono stati ricevuti dal sindaco di Hebron Daoud Zatari e, sempre nella stessa città, successivamente hanno fatto visita al contingente di Carabinieri che fa parte della missione TIPH che, come riporta lo stesso Di Maio, «hanno spiegato come circa l’80% dei conflitti nella zona siano dovuti ai comportamenti dei coloni israeliani»,  anche a causa del fatto che «le colonie israeliane in territorio palestinese sono illegali secondo tutta la comunità internazionale e dunque ostacolo alla pace. Ce lo ha ricordato l’Onu con numerose risoluzioni. Questo è un elemento fondamentale se si vuole la pace in questa terra martoriata».


E nella sede del TIPH, Temporary International Presence in Hebron, in un incontro con i giornalisti, Di Maio ha dichiarato, come riporta l'Ansa, l'intenzione di riconoscere lo Stato di Palestina:  «Se il M5S arriverà al governo, riconosceremo lo Stato di Palestina. È un indirizzo politico che avevamo all'opposizione e che quindi avremo anche in maggioranza».

Posizione ribadita anche dal collega Di Stefano: «Un riconoscimento che, ovviamente, si deve basare sui confini del '67 e che deve comportare anche il ritiro dal Golan. È quello che diremo agli israeliani. Perché è la UE che deve avere un peso fondamentale nella questione, visto anche gli attori abituali si sono usurati».