Venerdì il presidente della Palestina Mahmoud Abbas ha incontrato a Roma Sergio Mattarella, per discutere degli ultimi sviluppi nella questione palestinese alla luce dell'attuale aggressione israeliana.
Nel corso dell'incontro, il presidente Abbas ha riassunto a Mattarella la grave crisi umanitaria nella Striscia di Gaza e le sempre più numerose violenze perpetrate in Cisgiordania e a Gerusalemme Est dai coloni e dalle forze di occupazione dello Stato ebraico.
Abbas ha sottolineato l'urgente necessità di attuare la risoluzione 2735 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, chiedendo un cessate il fuoco immediato, il ritiro completo delle forze israeliane da Gaza e una rapida assistenza umanitaria per scongiurare una il proseguire della già grave catastrofe umanitaria di cui sono vittime i palestinesi imprigionati nella Striscia. Il presidente palestinese ha anche chiesto di consentire all'Autorità Nazionale Palestinese di poter riprendere il completo controllo di Gaza.
Il presidente Abbas ha fornito anche un aggiornamento sugli sforzi diplomatici, politici e legali della Palestina nei consessi internazionali per porre fine all'occupazione israeliana e istituire uno Stato palestinese, con Gerusalemme Est come capitale, ribadendo la necessità che anche l'Italia aderisca alla risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite riguardante il parere consultivo della Corte internazionale di giustizia per porre fine all'occupazione.
Inoltre, ha sottolineato l'importanza di mobilitare il sostegno alla richiesta della Palestina di diventare membro a pieno titolo delle Nazioni Unite e di garantire un ulteriore riconoscimento internazionale della statualità palestinese. Per questo, il presidente Abbas ha invitato l'Italia a riconoscere ufficialmente lo Stato di Palestina.
I due leader hanno anche discusso dei forti legami bilaterali tra Italia e Palestina e dell'importanza di rafforzare tali relazioni.
Il Presidente Abbas ha elogiato il continuo sostegno umanitario dell'Italia, tra cui l'accoglienza dei bambini feriti evacuati da Gaza, la formazione delle forze di polizia e il sostegno continuo per i diritti dei palestinesi nei forum internazionali.
Ha inoltre riconosciuto il recente voto positivo dell'Italia all'Assemblea generale delle Nazioni Unite sulle risoluzioni relative all'UNRWA e al cessate il fuoco.
All'incontro ha preso parte anche il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani.
Successivamente, nell'intervento in occasione della Cerimonia per lo scambio di auguri di fine anno con il Corpo Diplomatico, Mattarella non ha mancato di ricordarci la sua incoerente ipocrisia quando ha detto che
"il pensiero va al Medio Oriente, dove i disumani attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre dell’anno passato hanno provocato un profondo trauma al popolo israeliano e innescato una spirale di inaudita violenza e una crisi umanitaria senza precedenti a Gaza, estendendo il conflitto al Libano, incendiando l’intera area".
Nessun accenno al fatto che la crisi umanitaria senza precedenti a Gaza, classificabile come genocidio, è stata causata e continua ad essere causata dallo Stato canaglia di Israele, il cui premier e il cui ex ministro della Difesa sono ricercati per essere giudicati dalla Corte Penale Internazionale per crimini di guerra.