RPO, ovvero il Registro pubblico delle opposizioni esteso a tutti i numeri telefonici nazionali, fissi e cellulari, consente al CITTADINO di opporsi alle chiamate di telemarketing indesiderate. L’iscrizione annulla anche i consensi precedentemente rilasciati, tranne quelli con i gestori delle utenze e quelli che saranno autorizzati dopo l’iscrizione. Con il nuovo servizio l'OPERATORE deve consultare mensilmente il RPO e comunque prima di svolgere le campagne pubblicitarie tramite telefono. L'opposizione può riferirsi anche alla pubblicità cartacea, nel caso l'indirizzo sia presente negli elenchi telefonici pubblici.
Così recita il sito a descrizione del servizio che è entrato in vigore a partire da questo mercoledì... o meglio, che dovrebbe essere entrato in vigore perché, inutile dirlo, era impossibile ogni tentativo di collegamento.
Può darsi, nei prossimi giorni, sarà consentito inserire i propri dati in modo da opporsi alle chiamate di telemarketing indesiderate e smettere di ricevere telefonate inutili e fastidiose... o almeno così ci è stato presentato il servizio.
Il problema, però, è che il divieto, al momento, riguarda solo i call center che operino in Italia. Dato che la quasi totalità di quelle aziende risiede all'estero, è evidente che al cellulare o al telefono fisso continueremo pertanto a ricevere telefonate di telemarketing.
Ma allora a che serve il Registro pubblico delle opposizioni? Una domanda a cui nessuno è in grado di dare una risposta.