"Queste decisioni inoltre rischiano di creare incidenti diplomatici, perché definire non sicuro un Paese amico come il Marocco può anche creare dei problemi. Se noi ritenessimo che non sono sicuri i Paesi dove vigono delle regole che noi abbiamo ripudiato come la pena di morte allora anche gli Stati Uniti non sarebbero sicuri. Queste sono questioni di alta politica e non possono, non devono e non saranno essere lasciate alla magistratura. Se la magistratura esonda dai propri poteri attribuendosi delle prerogative che non può avere come quella di definire uno Stato sicuro deve intervenire la politica che esprime la volontà popolare. Noi rispondiamo al popolo, se il popolo non è d'accordo con quello che facciano noi andiamo a casa. La magistratura, che è autonoma e indipendente, non risponde a nessuno e quindi proprio per questo non può assumersi prerogative che sono squisitamente ed essenzialmente politiche".

Questo, secondo quanto riportato da Repubblica, è ciò che il ministro della Giustizia Carlo Nordio, avrebbe detto a margine di un convegno a Palermo, a commento della notizia dei 12 cittadini egiziani e bengalesi che le autorità italiane devono riportare in Italia dall'Albania dopo la decisione di ieri del Tribunale di Roma che, va detto, ha semplicemente preso atto e applicato una sentenza della Corte di Giu stizia europea.

Questi i commenti, dovuti, delle opposizioni.

Nicola Fratoianni, AVS:
"Ieri a Palermo contro i magistrati del processo a Salvini. Oggi contro i magistrati di Roma sulla vicenda albanese. Non ce la fanno, è più forte di loro: pensano di essere i padroni del Paese. Senza rispetto per la Costituzione e per le leggi, italiane e internazionali. E quando non piacciono, non le rispettano. Oppure si inventano norme sgangherate per superarle.Ed è questo che ha annunciato ieri Meloni, parlando di un decreto che verrà presentato al prossimo CDM di lunedì. Vuole che a scegliere quali sono i "paesi sicuri" siano lei e il governo. Così, a loro piacimento. Un attacco frontale al potere giudiziario. Un precedente pericoloso per la nostra democrazia. Un atto potenzialmente eversivo nei confronti della divisione dei poteri e dell'assetto costituzionale.Devono avere ben chiaro che non gli verrà permesso di fare carta straccia delle regole europee, della nostra Costituzione e dei diritti fondamentali di ogni essere umano".

Matteo Renzi, IV:"Per storia personale e convinzione politica sono l’ultimo a voler difendere la magistratura. E non entrerò nel merito della questione perché in questa vicenda albanese lo scontro con i giudici non c’entra nulla. La verità è più grave, Giorgia Meloni ha commesso un errore clamoroso: sta sprecando centinaia di milioni degli italiani solo per un suo capriccio personale. Lei è una influencer, non una statista. Ma questo spreco di soldi degli italiani è assurdo e illogico: diventerà il suo pandoro…"

Riccardo Magi, Più Europa:"Dopo meno di 48 ore, questa mattina i 12 migranti deportati nei nuovi centri italiani in Albania sono stati riportati in Italia nel Cara di Bari. Un fallimento totale per costruire delle strutture che violano le norme, violano i diritti, con una spesa di circa 1 miliardo di euro a carico dei contribuenti. Altro che magistratura politicizzata e opposizioni anti patriottiche. Quello del governo Meloni è un fallimento annunciato e una grave responsabilità. Meloni prenda atto di questo fallimento. E Piantedosi si dimetta".

Debora Serracchiani, responsabile Giustizia nella Segreteria nazionale PD:"In un Paese democratico, la cui vita democratica e civile è regolata da una Costituzione, nella quale è limpidamente scolpito il principio della separazione dei poteri, un ministro della Giustizia che sferra un attacco così pesante alla magistratura e alla sua indipendenza non può rimanere al suo posto. Nordio è uno dei simboli più appariscenti del fallimento di questo governo. Le sue politiche per la Giustizia e le sue enormi responsabilità sulla situazione delle carceri già ne consiglierebbero l'uscita. Ma l'attacco di questa mattina alla Magistratura supera il segno e, calpestando lui, Guardasigilli, i principi costituzionali, conferma la sua inadeguatezza e l'incompatibilità con quel ruolo".