Il primo ministro britannico, Keir Starmer, oggi è venuto a Roma per incontrare a Villa Doria Pamphilj gli amministratori delegati di alcune delle principali aziende italiane:
- Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni
- Stefano Pontecorvo, Presidente di Leonardo
- Suzanne Heywood, COO di Exor e Presidente di CNH Industrial NV e Iveco Group
- Stefano Venier, Amministratore Delegato di Snam
- Emma Marcegaglia, Presidente e Amministratore Delegato del gruppo Marcegaglia
- Filippo Modulo, Partner di Chiomenti
- Marco Tronchetti Provera, Vice Presidente Esecutivo di Pirelli
- Andrea Bonomi, Fondatore e Presidente di Investindustrial
A seguito dell'incontro, Starmer ha dichiarato di aver ottenuto da tali aziende l'impegno per un totale di 485 milioni di sterline di investimenti italiani nel Regno Unito per sostenere l'occupazione e stimolare la crescita in quella nazione.
Nell'occasione, Starmer ha incontrato "anche" (come riporta il resoconto del governo britannico) la sua omologa italiana, la premier Giorgia Meloni, per rafforzare il partenariato tra Regno Unito e Italia in materia di migrazione, commercio e difesa.
La trasferta di Starmer è descritta da governo britannico come parte dell'impegno del primo ministro per "ottenere risultati per il popolo britannico lavoratore, ripristinando le relazioni del Regno Unito con i principali partner internazionali".
Il viaggio del premier britannico fa seguito a quelli effettuati in precedenza - il mese scorso - a Berlino, Parigi e Dublino svolti il mese scorso, per superare gli ostacoli creati dalla Brexit in modo da migliorare le partnership internazionali per ottenere "risultati tangibili per il popolo britannico".
Gli investimenti ottenuti oggi da Starmer sosterranno - secondo la sua dichiarazione - 17.500 posti di lavoro in ogni parte del Regno Unito. Ovviamente sono 17.500 posti di lavoro in meno in Italia.
Ma per Meloni, questo aspetto è del tutto secondario, come per la stampa che la sostiene insieme al suo governo. Infatti, ecco come tale stampa ha riassunto la visita di Starmer in Italia:
- "Voglio capire". Starmer a Roma per imparare da Meloni come fermare gli sbarchi (il Giornale)
- Starmer elogia Meloni: "Il suo Paese ha avuto successo nella lotta all'immigrazione irregolare" (Libero)
- Incontro Meloni-Starmer a Villa Doria Pamphilj. "Sono qui per imparare il metodo-Italia sui migranti" (Secolo d'Italia)
- Elly, ci sei? Il socialista Starmer studia l’Italia per fermare gli immigrati (Nicola Porro)
- ecc.
Ecco tutto il peso che Starmer, in una nota del suo governo, ha dato al tema migrazione:
"Il Primo Ministro ha anche visitato il National Coordination Centre italiano in mattinata con il neo-nominato Border Security Commander Martin Hewitt CBE QPM. Lì, hanno preso atto di come l'Italia abbia ridotto con successo l'immigrazione irregolare del 60% rispetto all'anno scorso, grazie al suo innovativo modo di lavorare controcorrente (While there, they heard how Italy has successfully reduced irregular migration by 60% compared to last year, thanks to its innovative upstream work).In una dichiarazione congiunta rilasciata dopo l'incontro con la premier Meloni, ha anche confermato che il Regno Unito contribuirà con 4 milioni di sterline al Processo di Roma, il progetto del governo italiano per affrontare le cause profonde dell'immigrazione irregolare. Il Regno Unito e l'Italia hanno inoltre concordato di collaborare più strettamente per contrastare i flussi finanziari illeciti alla criminalità organizzata legati all'immigrazione e di condividere informazioni di intelligence per smantellare le catene di fornitura di attrezzature marittime utilizzate dalle vili bande di trafficanti di esseri umani".
In pratica, Starmer è venuto in Italia per prendersi 17.500 posti di lavoro e in cambio Meloni vuol far credere che sia venuto a Roma per copiare le sue decisioni in tema di immigrazione:
"Siamo anche d'accordo - dice nella nota diffusa da Palazzo Chigi - sul fatto che non bisogna avere timore ad esplorare soluzioni nuove. Abbiamo parlato del protocollo tra Italia e Albania, che è una soluzione per la quale il governo della Gran Bretagna dimostra molta attenzione, e chiaramente abbiamo offerto tutti gli elementi per comprendere meglio questo meccanismo che è stata una delle innovazioni portate dal governo italiano nella politica di governo dei flussi migratori".
Il governo inglese, nella sua nota (idem nella dichiarazione congiunta), non ha affatto sostenuto di aver avuto attenzione e tantomeno di voler esportare nel Regno Unito il protocollo Italia Albania, oltretutto dopo che lo stesso Starmer ha stracciato il piano di deportazione dei migranti in Ruanda messo in piedi da Rishi Sunak.