Si sono conclusi con successo i contest ideati e curati dal produttore Mario Greco (Sanremo Discovery e Television Song Contest 2022) e abbiamo chiesto a tutti gli emergenti che vi hanno partecipato di raccontare su quella emozione di salire sul palco, su come la partecipazione ha inciso sulla loro vita e arte e su tanto altro ancora.
Ecco la chiacchierata con Anna Persico da Vico Equenze, Napoli.
Dopo l'esperienza vissuta quale consiglio daresti a chi mette piede per la prima volta su un palco così importante?
Un consiglio che darei a chi mette piede per la prima volta su un palco così importante è di godersi ogni attimo al massimo, senza farsi travolgere dall’ansia e dalle emozioni che si vivono durante quel momento, anche se anche loro contribuiscono a dare il meglio durante la performance.
Cosa ti è piaciuto o meglio cosa ti ha emozionato di più?
A me personalmente è piaciuta molto l’organizzazione e la disponibilità dello staff che riusciva a mettermi a mio agio e a trasmettermi molta positività. La parte più emozionante è stata l’attesa prima di esibirmi, dove inizia a salire quell’ansia che mi dà un’energia tale da dare il massimo mentre canto.
Che idea ti sei fatto sull'organizzazione dei contest? C'è qualcosa che vorresti cambiare?
Io credo che tutti i contest siano esperienze da fare per chi vuole fare il/la cantante, perché formano non solo dal punto di vista musicale, ma anche dal punto di vista personale, dando la possibilità di mettersi in gioco e di confrontarsi con altri ragazzi. Infatti non credo di voler cambiare qualcosa, ma aggiungerei per esempio delle master class da fare con esperti, così da capire al meglio il campo in cui poi vorremmo sfondare.
Cosa ti aspetti da questa partecipazione? Ne è valsa la pena?
Da questa partecipazione mi aspettavo una crescita personale e musicale che ho avuto senza dubbi, infatti sono molto contenta di aver avuto la possibilità di partecipare a questo meraviglioso contest. Inoltre la facilità con cui ho legato con gli altri concorrenti è stata fantastica, quindi direi che ne è veramente valsa la pena!
Perché la canzone che hai deciso di portare era quella 'giusta'?
La canzone che ho deciso di portare era quella “giusta” perché rappresenta il periodo d’emergenza che stiamo vivendo con tutte le paure e insicurezze che ho vissuto durante questo periodo. Ogni volta che canto un inedito metto a nudo una parte di me e in questo caso tutte quelle paure, sensazioni ed emozioni, erano i protagonisti.