Nella regione di Kharkiv le autorità del distretto di Kupiansk, importante hub regionale per il trasporto e la logistica, hanno reso noto che i residenti di due città e 35 villaggi sono stati evacuati a causa dei "costanti bombardamenti russi" nell'area e trasferiti in "regioni sicure" dell'Ucraina.

La Russia ha affermato che le sue truppe hanno guadagnato terreno in quell'oblast. L'Ucraina, viceversa, dichiara che gli attacchi russi sono stati respinti.

Nel suo ultimo briefing, il ministero della Difesa russo ha affermato che le sue unità d'assalto in direzione di Kupiansk hanno "migliorato la loro posizione lungo la linea del fronte durante le operazioni offensive". L'esercito ucraino ha dichiarato che le sue forze "hanno respinto con successo" gli attacchi russi.

Praticamente sul lato opposto del fronte, l'esercito ucraino sta regormante attraversando il Dnipro nel tratto che scorre nell'oblast di Kherson, con piccole imbarcazioni che trasportano gruppi di sabotatori per azioni di disturbo/sminamento per creare teste di ponte nell'area e prendere di sorpresa le truppe russe a difesa dell'ultimo tratto di territorio che separa  l'Ucraina dalla Crimea... uno dei pochi "progressi" della controffensiva partita a inizio estate.

A nord, in Bielorussia, un incendio è scoppiato oggi in un'unità di produzione di benzina della raffineria di petrolio Mozyr nel sud-est del Paese. I primi soccorritori hanno spento il fuoco e l'incidente è oggetto di indagine. Non sono state segnalate vittime.

L'Ucraina etichetta l'accaduto come operazione russa sotto falsa bandiera, negando qualsiasi coinvolgimento. In precedenza, il servizio di sicurezza ucraino (SBU) aveva dichiarato di aver raccolto informazioni che indicavano che la Russia stava preparando un'operazione su larga scala presso la raffineria.

Secondo il piano, un gruppo di ricognizione e sabotaggio russo avrebbe effettuato un attentato alla raffineria, aveva riferito la SBU lo scorso 4 agosto. Mosca avrebbe poi accusato Kiev dell'attacco nel tentativo di spingere la Bielorussia in guerra contro l'Ucraina.

Secondo quanto riferito, il gruppo di sabotaggio era formato da personale militare russo e impiegati di servizi speciali che sono stati inviati in Bielorussia sotto le spoglie di mercenari Wagner.

 Oggetto dell'incendio è stata la raffineria di petrolio Mozyr nella città di Mazyr, a circa 50 chilometri dal confine ucraino e ad oltre 150 chilometri dal confine russo.