Stavolta, il Giornale di Minzolini ha scelto di utilizzare una foto in cui Marina Berlusconi è riconoscibilissima, in posa "manageriale", sguardo al futuro e, soprattutto, un "bel" sorriso sprezzante in stile Joker. È proprio lei.
Perché il quotidiano di cui la famiglia Berlusconi non ha più la maggioranza ha deciso nuovamente di pubblicare un pezzo su Marina dopo quello di alcuni giorni fa?
Perché la figlia del fu ex cavaliere, che sembra essersi intestata il ruolo di guida della famiglia, ha scritto una nuova lettera, stavolta di precisazione, il cui bersaglio non è più rappresentato dalla magistratura, ma dai media.
Nella precedente lettera, Marina Berlusconi rivendicava il rispetto della memoria del padre come ulteriore elemento a supporto di una riforma della giustizia che risolva, una volta per tutte, il conflitto tra politica e magistratura.
In una delle rarissime interviste concesse alla stampa, Giorgia Meloni, rispondendo ad una domanda sul contenuto di quella lettera, aveva dichiarato gelidamente:
"[Marina Berlusconi] non è un soggetto politico, non è parte della coalizione".
Renzi, che ancora non ha fatto il suo ingresso ufficiale in Forza Italia, ha detto quello che avrebbe dovuto e voluto dire il segretario pro tempore di quel partito, Antonio Tajani:
"La risposta di Meloni non mi è piaciuta. Marina Berlusconi ha il mio rispetto politico e umano per quel che ha scritto. Quello che sta accadendo a Firenze è enorme".
Naturalmente, la stampa ha dato rilievo e peso alle parole della premier, riportando retroscena e dichiarazioni non ufficiali sempre più problematiche per la tenuta della coalizione, costringendo pertanto la figlia del fu ex cavaliere a dover intervenire di nuovo, stavolta per smentire quanto era stato riportato (Forza Italia rappresenta gli interessi di bottega della famiglia Berlusconi che non può certo mettersi in contrasto con chi oggi in Italia "comanda" e con cui Forza Italia governa).
Ecco allora che Marina si è vista costretta a scrivere ancora una volta a il Giornale:
"Alcuni media hanno voluto vedere dietro questa lettera intenzioni che non ho mai avuto, così come mi hanno incomprensibilmente attribuito reazioni che non ho mai provato di fronte a commenti del presidente Giorgia Meloni, per la quale nutro il massimo rispetto e la massima stima. Così stanno le cose. Tutto il resto sono strumentalizzazioni fuori dalla realtà".
"Con fermezza e decisione - commenta così la nota Francesca Galici sul Giornale -, la primogenita del fondatore di Forza Italia ha voluto rimettere ordine nella discussione, determinando con le sue parole ancora una volta la sussistenza di un legame molto forte con la leader di Fratelli d'Italia nel solco del lavoro fatto da suo padre per realizzare una coalizione forte e solida, che oggi governa il Paese anche grazie alle intuizioni e al lavoro di Silvio Berlusconi".
Una precisazione che non fa che rafforzare quanto siano precari gli equilibri all'interno della maggioranza, e di come sia rigorosamente rispettata la necessità di far credere agli elettori di destra quanto siano armoniosi i rapporti tra gli alleati che, evidentemente, in privato debbono essere tutt'altro che idilliaci.