Il fenomeno dei medici e infermieri “gettonisti” ha rappresentato negli ultimi anni una risposta immediata alla carenza di personale sanitario in Italia. Tuttavia, i costi elevati e l'uso prolungato di questa soluzione temporanea hanno spinto il Governo a intervenire. Con la pubblicazione delle nuove linee guida in Gazzetta Ufficiale, vengono definiti limiti stringenti per l'impiego di questi professionisti, stabilendo regole volte a garantire sia l'efficienza del sistema sanitario che la sostenibilità economica.
I "gettonisti" sono medici e infermieri assunti a chiamata per coprire turni scoperti in ospedali e altre strutture sanitarie. Questo sistema, già presente prima della pandemia, è esploso negli anni recenti a causa dell'emergenza COVID-19 e della cronica carenza di personale sanitario. L'impiego dei gettonisti si è spesso rivelato una necessità, ma ha comportato costi elevati per le strutture ospedaliere, portando alla necessità di regolamentare questa pratica.
Le nuove linee guida introducono regole rigorose per l'utilizzo di personale gettonista, con l'obiettivo di limitarne l'impiego a situazioni strettamente necessarie.
Ecco le principali disposizioni:
- Necessità e urgenza: I gettonisti potranno essere impiegati solo in casi di emergenza, laddove non sia possibile ovviare diversamente alla carenza di personale.
- Durata massima: L'impiego è consentito per un'unica occasione, per un massimo di 12 mesi, senza possibilità di proroga.
- Orario di lavoro: Stabilito un limite massimo di 48 ore settimanali di lavoro, con un riposo obbligatorio di almeno 11 ore tra un turno e l'altro.
- Tariffe orarie: Definiti tetti massimi per le retribuzioni:Medici: Fino a 85 euro l'ora per pronto soccorso e rianimazione, e 75 euro per altri servizi.
Infermieri: Fino a 28 euro l'ora per il pronto soccorso e 25 euro per altri servizi.
Questi nuovi limiti mirano a contenere i costi delle strutture sanitarie e a incentivare soluzioni più strutturali per il problema della carenza di personale. Tuttavia, il ricorso ai gettonisti continua ad essere una realtà per molti ospedali italiani, specialmente in regioni dove la difficoltà a coprire i turni è maggiore.
Un medico romano conferma che le richieste di copertura tramite gettonisti non si sono fermate: "Arrivano costantemente proposte per coprire i turni in ospedali in difficoltà". Questo sottolinea come il problema della carenza di personale resti pressante, nonostante le nuove regole.
Queste nuove regole saranno sufficienti per garantire un equilibrio tra necessità e sostenibilità? La risposta dipenderà anche dalla capacità del sistema sanitario di rispondere alla domanda crescente di servizi, con soluzioni che vadano oltre l'uso temporaneo dei gettonisti.