La rivoluzione digitale ha trasformato profondamente il mondo dell’informazione. Oggi, grazie alla Rete, possiamo accedere a notizie in tempo reale anche da luoghi inaccessibili ai giornalisti tradizionali. I cittadini, armati di smartphone e connessione internet, possono documentare eventi, condividere testimonianze e diventare cronisti del proprio tempo. Questo fenomeno, noto come giornalismo partecipativo, rappresenta una nuova frontiera della comunicazione che affianca e, talvolta, sfida il giornalismo mainstream.
Gregorio Scribano, opinionista, esperto di comunicazione e direttore editoriale di LiberalVox, nonché co-fondatore di Freeskipper Italia, ci offre una chiave di lettura per comprendere le potenzialità e i rischi di questa trasformazione. Secondo Scribano, il citizen journalism non è una minaccia per l’informazione tradizionale, ma piuttosto una sua integrazione naturale. “Quando riescono a esprimere il meglio di sé, i social media e il giornalismo partecipativo si fanno strumenti di democrazia e trasparenza”, afferma.
Ma se da un lato la partecipazione dei cittadini amplia il pluralismo informativo, dall’altro si assiste a un fenomeno preoccupante: la proliferazione di fake news. L’assenza di filtri editoriali e il desiderio di viralità possono compromettere la veridicità delle informazioni. Scribano sottolinea come il flusso incontrollato di notizie online possa favorire manipolazioni politiche e distorsioni della realtà, come dimostrato dai numerosi casi di disinformazione diffusa attraverso i social media.
Tuttavia, il citizen journalism offre anche opportunità uniche. In un panorama mediatico spesso dominato da logiche di potere e interessi economici, le voci indipendenti possono fungere da contrappeso e da sentinella del sistema informativo tradizionale. “Il citizen journalism può operare come strumento di biodiversità informativa”, afferma Scribano, sottolineando l’importanza di una coesistenza equilibrata tra giornalismo mainstream e informazione partecipativa.
Il futuro dell’informazione dipenderà dalla capacità di integrare questi due mondi, garantendo da un lato la libertà di espressione dei cittadini e dall’altro la necessaria verifica dei fatti. La sfida è aperta: in un’epoca in cui l’accesso alle informazioni è sempre più rapido e diffuso, la vera questione rimane la qualità e l’affidabilità delle notizie che consumiamo ogni giorno.