Se non ci fosse andrebbe inventato. Chi? Ma i' Renzi, Matteo... quello di Firenze... quello che ora si chiamare i' mostro... proprio come i' Pacciani!

A chiunque abbia il morale sotto i tacchi o abbia bisogno, qualunque sia la ragione, di farsi due risate, gli sarà sufficiente andare sulle pagine del suo partito, Italia (presumibilmente) Viva, oppure su quelle da lui gestite (più o meno direttamente) per farsi quattro risate e far passare in questo modo l'umor nero.

Un'avvertenza, però. Perché questo accada è necessario prendere le provocatorie e aberranti dichiarazioni di Renzi e dei renziani per quelle che sono... delle semplici battute, comicità allo stato puro espressa tramite dei paradossi esposti come se fossero verità assolute, inappellabili.  Un tempo Raimondo Vianello era un maestro in questo genere di umorismo.

Renzi, che fa il politico per fare lo scrittore, il conferenziere, il finanziere, il consulente, il mediatore e il lobbista, ha aggiunto alle sue tante attività anche quella di comico. Non che prima non ci avesse provato, ma adesso è entrata a far parte delle sue attività ufficiali.... forse non ancora direttamente remunerativa, ma lo è comunque indirettamente, visto che la utilizza a scopo promozionale. 

Ecco un esempio di due battutacce pubblicate nell'ultima "enews".

"Ieri ho partecipato per la prima volta dalla nascita di Italia Viva ad una festa del Partito Democratico, a Empoli. Mi ha fatto piacere tornare a incontrare una comunità con la quale ho condiviso molte esperienze, alcune bellissime. E, tuttavia, ho spiegato una verità banale: se fossi rimasto nel Pd, io avrei guadagnato in termini di comodità di vita personale, ma il Paese avrebbe ancora Giuseppe Conte e non Mario Draghi a Palazzo Chigi. La libertà che ci siamo presi con la nascita di Iv ci ha consentito di fare una battaglia ha fatto del bene al Paese. E che ha fatto del bene anche al Pd, perché ha rovesciato i rapporti di forza e liberato i dem dalla subalternità ai grillini".

Ma il Pippo Baudo di Palazzo Madama (Renzi è la fotocopia della parodia che Gianfranco D'Angelo faceva a Baudo durante Drive in: Tizio l'ho inventato io, Caio l'ho fatto io, Sempronio deve ringraziare me, ecc.) non si è limitato a questo ed è tornato su un pezzo che, visto il successo ottenuto, diventerà uno dei pilastri del suo repertorio:

"La nostra economia ha alcuni settori che stanno marciando forte, nonostante la guerra. Ma ci sono interi settori che faticano a trovare manodopera. Dobbiamo sicuramente riflettere sui salari, specie in tempi di inflazione. Ma, finché c’è il reddito di cittadinanza, avremo sempre alcuni settori - a cominciare da quello turistico - letteralmente in ginocchio perché non si trovano più stagionali. È semplicemente folle! È finalmente maturo il tempo per la nostra iniziativa su questo tema". 

Roba da sganasciarsi dalle risate, anzi da scompisciarsi dalle risate, anzi da dividersi in due dalle risate, anzi  da sbudellarsi dalle risate... basta non prenderlo sul serio, perché se uno lo prendesse sul serio allora tradurrebbe le sue parole in questo modo...

"Mentre io, nonostante il mio stipendio da 15mila euro, faccia anche consulenze inopportune (dal punto di vista etico e morale) per guadagnare marchette milionarie, invece di fare il senatore per ovviare alle carenze legislative che in palese conflitto d'interessi mi consentono di svolgere attività che in Paesi più civili sono considerate illegali - in modo da permettermi orologi da 30mila euro, vacanze in hotel a 5 stelle, villa a Firenze, ecc. -, devo assistere all'indecenza che al ristorante mi venga servito il pranzo con ben due minuti di ritardo, perché un pezzente di stagionale non ha trovato conveniente lavorare giorno e sera per 600 euro al mese... a causa del reddito di cittadinanza! A me, che ho fatto di tutto e di più per precarizzare ulteriormente il lavoro già precario" Uno scandalo, a cui bisogna porre rimedio, al più presto".

... e in tal caso smetterebbe immediatamente di ridere!

Crediti immagine: dall'account social de i' Renzi