Dopo 46.913 palestinesi uccisi, oltre 10mila dispersi e 110.750 feriti, alle 10:15 ora locale Israele ha comunicato, bontà sua, che a Gaza è iniziato il cessate il fuoco.

L'annuncio è arrivato con alcune ore di ritardo, solo dopo che Hamas ha identificato i prigionieri, il cui rilascio è previsto per la giornata di oggi.

Tre prigioniere israeliane saranno rilasciate dopo le 15 ora locale. Successivamente, Israele libererà circa 90 palestinesi, per lo più minorenni e donne, trattenuti nelle carceri israeliane.

Nelle ore in cui l'accordo è stato ritardato, il morale esercito dello Stato ebraico ha continuato a bombardare uccidendo almeno 19 palestinesi.

La notizia del cessate il fuoco è stata accolta con festeggiamenti a Gaza, con migliaia di sfollati che hanno iniziato a provare di tornare nei loro luoghi di residenza nella speranza (molto probabilmente vana) di trovare le loro case ancora in piedi.


Nel tentativo di semplificare gli sforzi umanitari  nella Striscia, l'esecutivo palestinese in Cisgiordania terrà questa sera una riunione straordinaria per coordinare il lavoro di vari ministeri e organismi ufficiali che operano nella regione.

Mohammed Abu al-Rob, direttore dell'Ufficio per le comunicazioni governative, ha confermato in una dichiarazione alla WAFA che l'incontro mira a migliorare il coordinamento tra il governo e le agenzie di soccorso internazionali, in particolare per quanto riguarda le operazioni di risposta alle emergenze nella regione.


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