Napoli, Conte mette all'angolo la dirigenza: vuole Lukaku in panchina all'esordio col Verona

Il messaggio lanciato da Antonio Conte dopo il passaggio del turno a fatica in Coppa Italia ai vertici del Napoli è stato chiaro, diretto, preciso: servono rinforzi. Il tecnico azzurro lamenta lacune in rosa, ma il primo pensiero riguarda Romelu Lukaku. Il centravanti belga è in parola con società e mister da settimane, ma gli sforzi del Napoli per trovare un accordo con il Chelsea non hanno prodotto passi in avanti e la situazione ha spazientito lo stesso Conte che, alla vigilia dell'esordio in campionato, ha fatto una richiesta precisa ovvero avere Lukaku in panchina al Bentegodi contro il Verona.

Difficile, dopo il rifiuto del club inglese alla proposto di un prestito con obbligo di riscatto condizionato alla qualificazione in Champions del Napoli, ma anche un esame per la dirigenza che correndo contro il tempo proverà in ogni caso ad accontentare la richiesta di Conte, slegando di fatto l'operazione dal futuro di Osimhen. Il ds Manna e i suoi uomini proveranno a fare leva sui rapporti tesi tra Chelsea e Lukaku, che prosegue nel lavoro individuale in attesa di partire, anche se le due settimane abbondanti di mercato aperto in questo momento lasciano il club inglese in una posizione di vantaggio rispetto a quanto potrà essere a fine mese.

Conte - come rilancia Il Mattino - vuole Lukaku in panchina contro il Verona per la prima di campionato dove, invece, non sarà presente Osimhen. Come confermato dalla dirigenza l'attaccante nigeriano si sente fuori dal progetto e vuole andare via, costringendo però il Napoli a slegare le due situazioni per non cadere ulteriormente in una fase di stallo che ha già compromesso parte del precampionato.


De Rossi, il messaggio: “Chi vuole andare via è libero di farlo”

Proprio ieri è scaduta la clausola di contratto che consentiva a qualunque club, previo assenso del giocatore, di prelevare Paulo Dybala dalla Roma per 12 milioni di euro. Sospiro di sollievo per i tifosi giallorossi, dunque? Non proprio, perché l’assenza della Joya nella formazione iniziale contro l’Everton ha fatto drizzare le antenne: possibile che, in assenza di problemi fisici, De Rossi schieri gli undici candidati a giocare contro il Cagliari nell’esordio in campionato escludendo proprio l’argentino, tra l’altro sostituito da Zalewski, che è sulla lista dei partenti?

Sul tavolo della Roma, va detto, non è ancora arrivata un’offerta ufficiale dall’Arabia Saudita ma la proposta aleggia da giorni sulla testa dei Friedkin che – spiega il Corriere dello Sport -, considerando il contratto in scadenza 2025 e un mercato in entrata ancora da completare, non vedrebbero di cattivo occhio la cessione di un giocatore che tra l’altro garantirebbe una buona plusvalenza, essendo arrivato a parametro zero.

Dybala, dal canto suo, vorrebbe restare a Roma, non pensava di ritrovarsi in una situazione simile, a maggior ragione con la scadenza della clausola, e dopo aver rifiutato le offerte della Saudi Pro League (15 milioni per tre anni) dei mesi scorsi ed essersi speso per l’arrivo di Soulé nella capitale.

Inoltre vanno registrate le parole di De Rossi dopo l’Everton: “Non faccio le formazioni in base alle voci, ho schierato la squadra che volevo. Chi era in Inghilterra fa parte della Roma, poi vedremo: vale per Dybala come per tutti. Quando mi è stato chiesto se c’era qualcuno da tenere legato qui mani e piedi ho risposto di no, che non c’era. Chiunque vuole andare via è libero di farlo”. Insomma, una situazione da monitorare da qui al 30 agosto, giorno di chiusura del mercato.


Atalanta, Koopmeiners parte solo quando arriva O’Reily

La situazione tra l’Atalanta e Koopmeiners resta quella di sempre, complicata e con nessun passo significativo in avanti. Con l’olandese che continua a non allenarsi e con i nerazzurri che non si muovono dalla propria posizione, ovvero no alla cessione se prima non arriverà un sostituto all’altezza. L’indiziato numero uno è ovviamente O’Reily del Celtic, per il quale non c’è accordo e con la forbice tra domanda e offerta che nonostante settimane di trattative resta ancora molto ampia. Nei prossimi giorni previsto un rilancio con gli scozzesi.


Milan, ti presento Emerson Royal

In casa Milan è il giorno di Emerson Royal. L’esterno brasiliano ex Tottenham è arrivato di prima mattina alla clinica La Madonnina di Milano dove effettuerà i test medici prima di firmare, nel pomeriggio, il contratto che lo legherà ai rossoneri fino al 2029. Il difensore, inseguito a lungo e costato 15 milioni, si potrà poi aggregare al resto del gruppo per mettersi a disposizione di Paulo Fonseca in vista dell’avvio del campionato e della sfida al Torino di sabato prossimo.

Spetterà poi al tecnico rossonero valutare se e quando inserirlo. Certamente la condizione fisica dovrebbe essere buona, dato che Emerson Royal ha comunque lavorato con il Tottenham e disputato tutte le amichevoli degli inglesi tra Tokyo e Seoul.

Una volta completato l’iter “italiano”, il giocatore dovrà tornare in Inghilterra per le ultime pratiche burocratiche e per ottenere il permesso di soggiorno, obbligatorio visto il suo status di extracomunitario. Per lui, come per Morata e Pavlovic, è teoricamente possibile una presentazione in occasione del Trofeo Silvio Berlusconi.


Juventus-Gonzalez, con la Fiorentina si chiude a trenta milioni

Il weekend in Toscana è servito a Giuntoli per portare avanti diversi discorsi. A partire da quelli con il d.s. della Fiorentina Daniele Pradé, presente al Forte. Un contatto per cambiare marcia all’operazione Nico Gonzalez, pure lui avvistato al mare in Versilia con la fidanzata. L’affare procede spedito e l’ottimismo è segnalato in grande crescita. Juventus e Fiorentina hanno un’intesa di massima sulla valutazione (30 milioni) e il giocatore ha già un accordo con la Signora.

I due club continuano a ragionare anche sull’inserimento di una contropartita (McKennie o Kostic), ma per velocizzare la chiusura – ed evitare rallentamenti – le due questioni probabilmente verranno separate. Del tipo: subito Nico a Torino e più avanti uno tra McKennie e Kostic a Firenze, dove a inizio estate si è già trasferito Moise Kean. Al traguardo mancano gli ultimi passi. La Fiorentina, prima di concedere il via libera a Nico, vuole essere certa di avere in mano il sostituto: Albert Gudmundsson del Genoa. Sicurezza che potrebbe arrivare a breve, entro metà settimana. I viola aspettano Gud e la Juventus non vede l’ora di poter regalare a Thiago Motta la prima delle due ali. Da oggi, ogni giorno può diventare quello buono.

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Coppa Italia, Como eliminato dalla Sampdoria. Il Torino vince col Cosenza

In serata di Coppa Italia, altra eliminazione di una neopromossa, la terza su tre a cadere in questo turno. Anche il Como abbandona anzitempo la competizione, piegato dalla Sampdoria ai calci di rigore dopo l’1-1 dei tempi regolamentari a Marassi. La vera notizia, però, è l’infortunio al ginocchio rimediato dalla stella Varane. Quindi l’ultima partita in termini di tempo, quella cominciata alle 21:15 e che ha visto il Torino portare avanti la causa delle squadre di massima serie. Vittoria per 2-0 dei granata contro il Cosenza: dopo un autogol di Camporese, ha chiuso i conti il nuovo capitano Zapata nel finale.


Coppa Italia: fuori Venezia e Parma

Altre due squadre di Serie A salutano la Coppa Italia. Il Venezia, infatti, perde 3-1 in casa del Brescia, con le Rondinelle trascinate da Borrelli (14′) e dalla doppietta di Olzer (46′ e 82′): inutile il colpo di testa di Idzes all’89’. La formazione di Maran si guadagna la sfida al Monza. Al Tardini, invece, il Palermo batte 1-0 il Parma grazie al gol nel recupero del primo tempo di Insigne: i rosanero affronteranno il Napoli.