L'incendio sviluppatosi nella Contea di Mendocino lo scorso fine settimana, è diventato adesso il più grande incendio boschivo della California con diversi focolai, alimentati dalle condizioni meteo (forti venti e temperature elevate), contro cui si stanno opponendo migliaia di vigili del fuoco.

L'incendio, il Mendocino Complex, ha aumentato la sua pericolosità dopo che lunedì due focolai si sono uniti a sud della Mendocino National Forest. Finora la superficie devastata dalle fiamme ha raggiunto i 115mila ettari. Le sole case distrutte nell'incendio sono state 75, altrettanti gli edifici non adibiti ad abitazione, mentre sono migliaia le persone evacuate.

 

Nonostante i vigili del fuoco lavorino duramente per rafforzare le linee di contenimento dell'incendio, le previsioni atmosferiche non fanno ben sperare. Infatti, nei prossimi giorni nella California del Nord sono previste temperature superiori ai 40°, accompagnate da forti venti.

I 4mila pompieri che stanno cercando di opporsi all'estendersi delle fiamme Mendocino, da lunedì stanno cercando di creare delle linee di contenimento a nord di Clear Lake per proteggere i residenti di Nizza, Lucerna, Glen Haven e Clearlake Oaks.

Nel frattempo, Donald Trump nelle scorse ore ha inviato un tweet per dare a questa emergenza una connotazione politica, addossandone la responsabilità alla precedente amministrazione.