Lunedì, il presidente cinese Xi Jinping e il presidente Usa Joe Biden si sono incontrati, virtualmente, in un vertice che è stato definito il più importante dei tre che si sono tenuti da quando il nuovo presidente americano è entrato in carica lo scorso gennaio.
Il colloquio è durato tre ore e mezza, molto più del previsto. Di cosa hanno parlato i due?
Biden ha sollevato le preoccupazioni degli Stati Uniti sulle violazioni dei diritti umani in relazione a quanto accade ad Hong Kong e nella regione nord-occidentale dello Xinjiang, quella abitata dalla minoranza degli uiguri. Questioni che Xi Jinping definisce però un'ingerenza da parte degli Stati Uniti negli affari interni della Cina.
Sul commercio, Biden ha sottolineato la necessità di proteggere i lavoratori e le industrie americane dalle pratiche economiche e commerciali della Repubblica popolare cinese, definite scorrette. Xi, a sua volta, ha accusato gli Stati Uniti di abusare del tema relativo alla sicurezza nazionale per ostacolare, fino anche a danneggiare, le aziende cinesi che operano all'estero.
Si è discusso anche di clima. La scorsa settimana i due presidenti, durante lo svolgimento della COP26, hanno rilasciato a sorpresa una dichiarazione congiunta per annunciare che avrebbero affrontato di comune accordo il problema del riscaldamento globale.
Ma nonostante i sorrisi e il tono amichevole con cui Usa e Cina hanno voluto descrivere l'incontro, durante il colloquio la questione Taiwan ha mostrato quanto siano forti gli attriti tra i due Paesi.
Secondo quanto riferito dal giornale cinese Global Times (fonte ufficiale in lingua inglese del partito comunista cinese), Xi si è lamentato dei ripetuti tentativi delle autorità di Taiwan di cercare il sostegno degli Stati Uniti a protezione della loro indipendenza, nonché di quella che appare come l'intenzione degli Stati Uniti di utilizzare Taiwan per contenere la Cina, aggiungendo che
"tali mosse sono estremamente pericolose, proprio come giocare con il fuoco... e chi gioca con il fuoco alla fine si brucerà".
In risposta, secondo quanto fatto trapelare dalla Casa Bianca, Biden ha detto che gli Stati Uniti si opporranno con fermezza agli sforzi unilaterali per cambiare lo status quo o minare la pace e la stabilità nello stretto di Taiwan.
Come è facile capire, i rapporti tra Stati Uniti e Cina son ben diversi dal poterli definire "rose e fiori".