A leggere la classifica finale del Gran Premio d'Austria viene da stropicciarsi gli occhi tanto appare incredibile.

Non è il primo posto di Valtteri Bottas a sorprendere, quanto il fatto che sul podio non figuri il nome di Hamilton... per non parlare del secondo posto di Leclerc alla guida di una Ferrari addirittura più lenta di quella dello scorso anno.

Il terzo posto di Lando Norris, in fondo, ci può stare, a coronamento di un progressivo miglioramento della McLaren iniziato nella seconda parte della scorsa stagione.


Il primo Gran Premio di F1 del 2020 si preannunciava come una corsa noiosa e dall'esito scontato. Unica nota di suspense poteva essere costituita dal sapere a quale giro Hamilton avrebbe superato il compagno di squadra in modo da aggiudicarsi la prima gara della stagione.

Invece non è andata così.

Guasti meccanici (in realtà forse elettronici) e improvvisi cedimenti hanno movimentato la gara che ha richiesto ben tre ripartenze in seguito all'entrata in pista della safety car. A fine gara si sono registrati ben 9 ritiri e così sono satate solo 11 le macchine ad aver tagliato il traguardo. Praticamente un record... non accadeva da anni.

Il primo ad uscire è stato Verstappen, la cui Red Bull ha registrato un calo di potenza già nei primi giri. Per il pilota olandese, rientrato a fatica al box, non c'è stato nulla da fare e si è dovuto così ritirare.

Determinante per l'esito della gara è stata però l'ultima safety car, entrata in pista subito dopo la ripresa della corsa. All'ultima curva prima del rettilineo di partenza, mentre stava prendendo velocità, l'Alfa Romeo di Raikkonen ha perso una ruota e la sua macchina è andata dritta, per fortuna senza conseguenze alcune per lo stesso pilota e gli altri concorrenti.

Quando la safety car è rientrata, con le monoposto ricompattate per l'ennesima volta, la gara si è finalmente animata quando mancavano dieci giri al termine.

La Red Bull di Albon, terza, ha tentato di portarsi al secondo posto superando la Mercedes di Hamilton all'esterno. Un sorpasso che sembrava assurdo, ma che invece ha sorpreso il pilota inglese che, vistosi oramai superato ha allargato la traiettoria mandando fuori pista il pilota thailandese che poco dopo è stato costretto al ritiro. 

I commissari hanno messo sotto investigazione l'incidente, assegnando 5 secondi di penalità ad Hamilton che, pur tagliando il traguardo secondo, è stato retrocesso al quarto posto. 

Mentre accadeva tutto ciò, uno scatenatissimo Leclerc - che per tutta la gara si era limitato a conservare la posizione di partenza mantenendo il sesto posto ottenuto dal ritiro di Verstappen - metteva a segno il giro veloce e sorpassava prima la Racing Point di Sergio Perez e poi la McLaren di Lando Norris, trovandosi terzo dietro ad Hamilton (che nel frattempo aveva provveduto a mandare fuori pista Albon). 

Praticamente... un miracolo, dovuto però anche all'indubbia bravura di Leclerc, dato che il suo compagno di squadra, Vettel, ha terminato la gara al nono posto.

Tra una settimana, si correrà di nuovo in Austria sullo stesso circuito, ma è difficile credere che quanto accaduto oggi si possa ripetere. La Ferrari porterà sostanziali modifiche alla propria vettura a partire dal Gran Premio d'Ungheria e solo lì potremo capire se gli ingegneri di Maranello saranno in grado o meno di salvare la stagione della rossa che però, almeno oggi, può festeggiare.

Impossibile sperare che nelle prossime gare capiti quanto accaduto oggi.