Il progetto Soccorso Rosa nasce da una partnership tra l'associazione Spazio Famiglia e Minori e CNE che da diversi anni collaborano attivandosi per la prevenzione di ogni forma di violenza e discriminazione. Questo progetto è stato presentato a Matera nel 2019 attraverso un convegno alla presenza del Magistrato Raffaele Guariniello.

Il punto fondamentale trattato durante l'evento di presentazione del Progetto è stato quello dedicato alla tutela delle donne, contro ogni vessazione di genere purtroppo ancora perpetrata sul lavoro.

La Onlus Spazio Famiglia si occupa di fornire in tutta Italia anche attraverso una rete consolidata di accordi con associazioni di volontariato partner del progetto,  assistenza psicologica e legale alle tante donne che, ancora oggi, si ritrovano ad essere vittime.

Il convegno di Matera del 2019 dove venne presentato per la prima volta il Progetto Soccorso Rosa fu parte di un vero e proprio circuito di sensibilizzazione volto a consolidare l’esperienza e la presenza delle associazioni nelle più emergenziali problematiche sociali: conoscenza e cultura in materia di diritti e sicurezza sono i capisaldi del Progetto Soccorso Rosa. Fu inoltre una tappa saliente del “Tour sulla Cultura della Salute e Sicurezza sul Lavoro”, portato avanti dall’ex Magistrato presidente della Corte di Cassazione di Torino.

Il Progetto Soccorso Rosa ha ottenuto l’Annullo Filatelico di Poste Italiane. Si tratta un importante riconoscimento che sottolinea la rilevanza del progetto, dal momento che per l’occasione le Poste hanno emesso un servizio filatelico con annullo speciale. Si tratta di un tema che coinvolge tutti, tanto per l’informazione e la prevenzione quanto in merito alle misure assistenziali che il Progetto Soccorso Rosa mette in atto a favore delle vittime.

Secondo recenti indagini ISTAT, oltre un milione di donne nel corso della loro vita lavorativa ha subito molestie e/o ricatti, quasi il 9% del gentil sesso coinvolto nel mondo dell’occupazione.La maggioranza relativa di questi abusi avviene con una frequenza sconvolgente, più volte a settimana se non addirittura quotidianamente.

Si capisce bene dunque l’urgenza e l’impegno della Onlus, che si vuole porre a fianco di queste donne per sostenerle: la stragrande maggioranza (più dell’80%) non denuncia le violenze subite, ed è da qui che il Progetto intende partire.