Tra i temi in discussione al Consiglio europeo che questo lunedì vede impegnati a Bruxelles i ministri degli Esteri dei 27 Paesi membri, vi è anche la situazione in Medio Oriente.

In base a quanto anticipato dalla Reuters, Italia, Francia e Germania, in una lettera congiunta (di cui l'agenzia di stampa ha preso visione) inviata al capo della politica estera Borrell, hanno chiesto di imporre sanzioni ad hoc contro Hamas e i suoi sostenitori:

"La rapida adozione di questo regime di sanzioni ci consentirà di inviare un forte messaggio politico sull'impegno dell'UE contro Hamas e sulla nostra solidarietà con Israele", si legge nella lettera.

Domenica, il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, aveva apertamente criticato i leader occidentali, dicendo al suo gabinetto che non erano coerenti con il loro sostegno all'obiettivo bellico dichiarato da Israele, quello di distruggere Hamas, aggiungendo di aver riferito ai leader di Francia, Germania e altri paesi queste parole:

"Non potete da un lato sostenere l’eliminazione di Hamas, e dall’altro fare pressione su di noi per porre fine alla guerra, cosa che impedirebbe l’eliminazione di Hamas".

Che cosa potrebbero produrre, in concreto, delle sanzioni ai leader di Hamas non è dato sapere, a parte il confermare la cieca ipocrisia dell'Ue nel voler supportare (deviandone l'attenzione) il genocidio in atto da parte di Israele, che ha come unica finalità quello di far uscire da Gaza tutti i palestinesi che di ora in ora vengono spinti, in base alle indicazioni dell'esercito, a ridosso del valico di Rafah, che segna il confine con l'Egitto.

Questa mattina, il portavoce dell'esercito israeliano, Avichay Adraee, ha lanciato un nuovo appello su X affinché i residenti di Gaza evacuino Gaza City e altre aree del nord, nonché Khan Younis, nel sud, dove le condizioni di vita vengono definite dai funzionari delle Nazioni Unite come infernali. Pertanto... non rimane loro che ammassarsi nell'area di Rafah, senza cibo, acqua, medicine, alloggi, bagni, ecc. L'unica certezza è quella di venir nuovamente bombardati.

E di voler scacciare via da Gaza i palestinesi ne ha parlato, in un articolo sul Los Angeles Time, anche il commissario generale dell’UNRWA, Philippe Lazzarini:

"Gli sviluppi a cui stiamo assistendo indicano tentativi di trasferire i palestinesi in Egitto".

Va ricordato che all'inizio dei bombardamenti su Gaza, il presidente egiziano Al-Sisi ha chiaramente detto che tale tentativo equivarrebbe ad una dichiarazione di guerra.

E che i Paesi confinanti con Israele siano più che sicuri che il vero scopo del conflitto in atto sia non solo di scacciare i palestinesi da Gaza ma anche dai Territori Occupati, dove i raid e gli attacchi dell'esercito e dei coloni sono di giorno in giorno in costante aumento, lo dimostra anche la Giordania che, oltre alle proteste per il genocidio in atto nella Striscia e le richieste di un cessate il fuoco umanitario, ha anche iniziato a schierare il proprio esercito lungo il confine con Israele.

In Cisgiordania, oggi i palestinesi hanno indetto uno sciopero generale e hanno sfilato a Ramallah chiedendo la fine dell'aggressione israeliana contro Gaza.