Sculture romane - 2

Augusto di Prima Porta, I secolo D.C.
Dopo la fine di un secolo di guerra civile, Augusto salì al potere per diventare il primo imperatore di Roma. Augusto era un appassionato sostenitore dell'arte pubblica e usò le sue commissioni per legittimare il suo ruolo appena creato. Ordinò circa 70 statue di ritratti di se stesso. Collettivamente, suggeriscono che il suo nobile lignaggio risale a Romolo, il fondatore di Roma.

Questa statua in marmo a corpo intero, risalente al I secolo D.C., fu trovata nelle rovine della Villa di Livia (moglie di Augusto) a Prima Porta ed è ora esposta in Vaticano. Evidenzia la potenza militare di Augusto e si riferisce all'età d'oro passata della Repubblica, alla quale, sotto il suo dominio, pretendeva di tornare. Illustrando queste ambizioni, il pettorale di Augusto evidenzia una vittoria diplomatica personale: mostra un re dei Parti che ripristina gli standard militari precedentemente catturati dalle legioni romane. E per rafforzare il diritto divino dell'imperatore a governare (e il suo lignaggio divino), Cupido, figlio della dea Venere, sta alla caviglia destra di Augusto.

Il verismo rigoroso è negato; Augusto si presenta come una figura idealizzata, con un corpo atletico più rappresentativo di una scultura greca classica che un realistico imperatore romano. La testa e il corpo ricordano un V secolo A.C. come la statua Doryphoros, o portatore di lancia, dello scultore greco Polykeitos. La statua è identificabile come Augusto dalle ciocche di capelli che gli artisti ufficiali di Augusto hanno sempre incluso per rendere tutte le statue dell'imperatore identificabili al pubblico romano.

Con il contributo di Le Pietre Srl
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