Volodymyr Zelensky ha parlato oggi al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite... a nome delle vittime della Russia, le cui truppe, ha dichiarato il presidente ucraino, hanno ucciso civili e violentato donne, accusando Mosca di aver commesso un genocidio.

Nella città di Bucha, ha detto Zelensky, i civili sono stati fucilati per strada, nelle loro case, gettati nei pozzi, schiacciati dai carri armati... "solo per il piacere" dei soldati russi.

Per Zelensky i russi agiscono come i terroristi dello Stato Islamico e la propaganda del presidente Putin cerca di "esportare" il proprio odio in altri paesi, oltre l'Ucraina.

"Dov'è la sicurezza che il consiglio di sicurezza deve fornire? Dov'è la pace? Dove sono quelle garanzie che l'ONU deve assicurare?" ha detto il presidente ucraino, aggiungendo che il mondo deve ancora vedere quali ulteriori crimini di guerra potrebbe aver commesso l'esercito russo in altre zone del Paese, oltre a Bucha.

"Le regioni potranno essere diverse, ma la crudeltà è la stessa, i crimini sono gli stessi e la responsabilità deve essere inevitabile. L'esercito russo ha cercato e ucciso di proposito chiunque servisse il nostro Paese. ... Hanno ucciso intere famiglie, adulti e bambini, e hanno cercato di bruciarne i corpi".

Un catalogo degli orrori, quello illustrato da Zelensky, che mette in dubbio il ruolo della Russia all'interno del Consiglio di sicurezza, con  l'invasione che "mina" l'intera architettura della sicurezza globale. Per tale motivo il presidente ucraino ha chiesto che la Russia non ne faccia più parte.

Un invito, quest'ultimo, che l'ambasciatrice Usa all'Onu, Linda Thomas-Greenfield, ha fatto proprio, proponendo la sospensione della Russia che non dovrebbe avere una posizione di rilievo in un organismo il cui scopo è promuovere il rispetto dei diritti umani.

Alla fine del suo intervento, Zelensky ha mostrato ai membri del Consiglio di sicurezza un breve filmato in cui sono state riassunte tutte le atrocità commesse dall'esercito russo.

Nell'intervento di replica Vasily Nebenzya, l'ambasciatore russo alle Nazioni Unite, ha definito infondate le accuse di Zelensky, accusando di "nazismo" il governo ucraino che avrebbe anche realizzato una messa in scena con i cadaveri scoperti a Bucha, nonostante le immagini satellitari e un video diffuso dal NYT dimostrino che quei cadaveri erano visibili già l'11 marzo, mentre i carri armati russi transitavano per le strade della cittadina ucraina.