Solo in Italia, coloro che soffrono di diabete sono ben tre milioni e mezzo di persone. Un numero certamente importante, ma non definitivo. Infatti, a costoro è necessario aggiungere il probabile (dal punto di vista statistico) milione e mezzo di persone che pur essendo malate non sanno di esserlo e quelle che, in base all'andamento tendenziale registrato, si ammaleranno in futuro portando il solo numero di pazienti accertati ad almeno 5 milioni nei prossimi dieci anni.

Mentre da una parte si studiano rimedi per rendere la vita dei malati il più possibile normale, anche tramite modalità di assunzione dell'insulina ritenuta necessaria tramite soluzioni sempre più sofisticate, innovative ed efficaci, dall'altra si indicano strade per migliorare la qualità della vita delle persone, con programmi da applicare soprattutto a chi abiti nei grandi centri urbani, per migliorarne le abitudini alimentari e lo stile di vita.

Inoltre, è da ricordare che questa malattia, in grado di danneggiare tutti i maggiori organi, dai reni agli occhi, finisce per avere anche degli altissimi costi dal punto di vista della spesa sanitaria, oltre a quelli fisici e psicologici dei pazienti.

Secondo la Società Italiana di Diabetologia), "è giunto il momento di risvegliarsi da un sonno che è durato troppo a lungo e che non solo ha ridotto la potenzialità dei ricercatori che operano in Italia, ma ha erroneamente contribuito a declassare la malattia ad una sorta di fastidio molto diffuso ma senza particolari conseguenze per la salute".