Nella quarantanovesima settimana del 2024, l'incidenza delle sindromi simil-influenzali (ILI) in Italia registra un lieve incremento rispetto ai dati della settimana precedente, con un'incidenza di 8,6 casi per mille assistiti, rispetto agli 8,4 della settimana 48. Nonostante l'aumento, l'incidenza rimane inferiore a quella registrata nello stesso periodo del 2023, quando si attestava a 11,5 casi per mille assistiti. Questi dati emergono dal bollettino della sorveglianza RespiVirNet, che copre il periodo dal 2 all'8 dicembre.
Nella settimana in analisi, i casi stimati di sindrome simil-influenzale sono stati circa 509.600, portando il totale stagionale a 3,4 milioni. Le fasce di popolazione più colpite sono i bambini sotto i cinque anni, che registrano un'incidenza di 21,2 casi per mille assistiti, in aumento rispetto ai 18,9 della settimana precedente. Le altre fasce mostrano incidenze più basse:
- 9,47 casi per mille assistiti tra i 5 e i 14 anni,
- 8,83 tra i 15 e i 64 anni,
- 4,93 tra gli over 65.
Dal punto di vista geografico, tutte le regioni italiane (tranne Valle D'Aosta, Bolzano, Trento, Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna) mostrano livelli di incidenza superiori alla soglia basale. Tuttavia, Basilicata e Calabria non hanno attivato la sorveglianza RespiVirNet, rendendo incomplete le rilevazioni a livello nazionale.
La circolazione dei virus influenzali è in lieve aumento ma si mantiene su livelli bassi. Dei 1.698 campioni clinici analizzati dai laboratori della rete RespiVirNet:
- 57 campioni (3,3%) sono risultati positivi al virus influenzale:45 di tipo A (25 sottotipo H1N1pdm09, 4 H3N2 e 16 non sottotipizzati),
12 di tipo B. - 71 campioni (4,2%) sono risultati positivi per SARS-CoV-2.
- 67 campioni (3,9%) hanno evidenziato la presenza di virus respiratorio sinciziale (RSV).
Altri virus respiratori rilevati includono:
- 255 casi (15%) di Rhinovirus,
- 69 casi di Coronavirus umani (escluso SARS-CoV-2),
- 66 casi di Adenovirus,
- 38 casi di virus Parainfluenzali,
- 6 casi di Bocavirus,
- 4 casi di Metapneumovirus.
L'attuale andamento delle sindromi simil-influenzali evidenzia come i bambini sotto i cinque anni siano la categoria più vulnerabile, probabilmente a causa di un sistema immunitario ancora in fase di sviluppo e di una maggiore esposizione a contesti comunitari come asili e scuole.
L'aumento della circolazione del virus influenzale, seppur contenuto, sottolinea l'importanza delle campagne di vaccinazione e delle misure preventive, soprattutto per le fasce a rischio. Inoltre, la presenza significativa di altri virus respiratori, come Rhinovirus e RSV, richiede attenzione, poiché possono aggravare il carico sui sistemi sanitari.